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maxbarba.
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si ma la storia degli indigeni e della terapia farmacologica e quant'altro è nota a tutti.
la novità è che i capelli trapiantati non siano eterni.CITAZIONECome già detto altrove, i capelli anche quelli non affetti da alopecia androgenetica, sono comunque soggetti a invecchiamento e quindi non eterni! Se fosse così allora un individuo senza alcun tipo di patologia, a 80 anni dovrebbe avere la stessa capigliatura di quando ne aveva 20.
be non credo si riferisse a diradamenti over 70 perchè credo che a quell'età di avere i capelli folti non freghi a nessuno.
ma se uno non ha problemi di capelli a 40 o a 50 ci arriva in buone condizioni. basta uscire per la strada e guardarsi in giro per vedere persone del genere.
il fatto è che per come l'ha messa il dottore sembra che mi faccio un trapianto magari a 30 e poi a 40 mi ritrovo al punto di partenza perchè i trapiantati cadono. e questa francamente mi giunge nuova. -
.si ma la storia degli indigeni e della terapia farmacologica e quant'altro è nota a tutti.
la novità è che i capelli trapiantati non siano eterni.CITAZIONECome già detto altrove, i capelli anche quelli non affetti da alopecia androgenetica, sono comunque soggetti a invecchiamento e quindi non eterni! Se fosse così allora un individuo senza alcun tipo di patologia, a 80 anni dovrebbe avere la stessa capigliatura di quando ne aveva 20.
be non credo si riferisse a diradamenti over 70 perchè credo che a quell'età di avere i capelli folti non freghi a nessuno.
ma se uno non ha problemi di capelli a 40 o a 50 ci arriva in buone condizioni. basta uscire per la strada e guardarsi in giro per vedere persone del genere.
il fatto è che per come l'ha messa il dottore sembra che mi faccio un trapianto magari a 30 e poi a 40 mi ritrovo al punto di partenza perchè i trapiantati cadono. e questa francamente mi giunge nuova
hai frainteso il dottore dice che ci si può ritrovare al punto di partenza perchè gli indigeni ancora presenti semai cadono,non i trapiantati ci mancherebbe pure. -
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Si ma quindi monitorare la situazione significa l'evolversi dell'aga sugli indigeni e nn sui trapiantati.. . -
.Si ma quindi monitorare la situazione significa l'evolversi dell'aga sugli indigeni e nn sui trapiantati..
esatto i trapiantati non cadono al massimo nel corso degli anni perdono qualità e spessore. -
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Mah... Sarebbe da porre lo stesso quesito ad Hasson,a Wong,Rahal,Feriduni tanto x avere un quadro più chiaro! Anche se nn sò quanto fattibile possa essere questa richiesta.. . -
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Ragazzi non scherziamo cosa esistono a fare allora i vari Hasson,Wong,Tesauro,Rahal ecc......e cmq se n'è già discusso ad esempio quà https://bellicapelli.forumfree.it/?t=45273030 . -
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Probabilmente voleva intendere quanto una perdita di quantità dei trapiantati possa cambiare il risultato finale, ovviamente è in relazione ad una già minor densità rispetto alla "normalità".
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guerrinus.
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be non credo si riferisse a diradamenti over 70 perchè credo che a quell'età di avere i capelli folti non freghi a nessuno.
Compagni di sventura, non culliamoci ancora una volta nell'illusione: il fatto che i capelli trapiantati vengano prelevati dalla nuca non significa che siano sempre esenti da aga; la calvizie può arrivare a colpire anche tutta la capoccia, in modi diversificati, più o meno velocemente, con un forte diradamento o con la perdita quasi totale dei capelli (a volte escludento soltanto una sottile coroncina attorno alle orecchie). Perciò, se i capelli trapiantati erano "segnati", per così dire, prima o poi sono destinati a morire: infatti, pur modificandone il posizionamento, mantengono inalterato il loro corredo genetico. Più complicato è stabilire a priori la loro durata, che ovviamente dipenderà dal singolo individuo e che, nei casi più fortunati, credo possa estendersi anche per decenni: questo intendeva affermare, molto lealmente, il dottor Tesauro, pur contro i propri interessi. Tutti gli altri chirurghi preferiscono mantenere al riguardo un ambiguo silenzio, lasciando erroneamente supporre che le unità follicolari siano sempre "eterne". Del resto il trapiantato più famoso d'Italia (mi riferisco a Pippo Baudo, non a Berlusconi) ha dichiarato più volte di essersi trovato nella necessità di rinfoltire la chioma con ulteriori, ripetuti interventi, per sopperire alle successive perdite non solo degli indigeni, ma anche dei trapiantati.
Per quanto riguarda l'osservazione di Maxbarba sopra riportata, io mi permetto di dissentire: i capelli interessano a qualsiasi età, questo è il risvolto terribile e sconsolante della calvizie. A riprova di questo è sufficiente guardarsi in giro e adocchiare quante pettinature improbabili vengono sfoggiate da gente che ha superarto di gran lunga i settanta o gli ottanta: certi riportoni disumani utilizzano anche i peli del culo per coprire l'impossibile e rivelano quanta insicurezza, vulnerabilità e fragilità scaturiscano da un difetto fisico pur così diffuso: insomma, spesso si preferisce il ridicolo alla pelata. Quelli che si definiscono "orgogliosi di esibire la propria calvizie, maschia e virile", in realtà sono i primi ad auspicare una cura efficace, e comunque fanno di necessità virtù, come si suol dire.
Per concludere, credo che l'onestà di Tesauro sia doppiamente apprezzabile proprio perché ha sfatato una credenza diffusissima, rifuggendo da comportamenti opportunistici o anche soltanto buonisti e consolatori.
Questo anche se ovviamente ha inflitto a molti di noi l'ennesima, cocente, dolorosa disillusione.
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Che c***O significa? Che il il trapianto è comunque una cazzata e nn conviene neanche porci delle speranze... Questo è il concetto finale? . -
joy.
User deleted
Eccellente intervista, aggiornatissima e devo riconoscere estrema professionalità al Dott. Tesauro.
Complimenti.
Mi sento di consigliarlo dopo aver visto suoi casi, sentito suoi pareri e in ultimo questa intervista.
I commenti successivi lasciano trapelare alcune "lacune" in questo ambito.
Il nostro Bola immagino farà chiarezza, altrimenti appena ho un attimo cercherò di spiegare.
Saluti. -
.Eccellente intervista, aggiornatissima e devo riconoscere estrema professionalità al Dott. Tesauro.
Complimenti.
Mi sento di consigliarlo dopo aver visto suoi casi, sentito suoi pareri e in ultimo questa intervista.
I commenti successivi lasciano trapelare alcune "lacune" in questo ambito.
Il nostro Bola immagino farà chiarezza, altrimenti appena ho un attimo cercherò di spiegare.
Saluti
Si sarebbe utile..
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Ho riascoltato l'intervista.. Sul discorso che stavamo parlando il dottore specifica che senza una cura farmacologica effettuare il trapianto è deleterio perchè se a distanza di un anno può avere un buon risultato,con il passare d tempo può vanificare l'intervento esegiuto xkè l'aga sugli indigeni può peggiorare, x questo il doc pone l'accento su l'utilizzo di una terapia farmacologica prima d tutto sui pazienti giovani diradati... . -
guerrinus.
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Ho riascoltato l'intervista.. Sul discorso che stavamo parlando il dottore specifica che senza una cura farmacologica effettuare il trapianto è deleterio perchè se a distanza di un anno può avere un buon risultato,con il passare d tempo può vanificare l'intervento esegiuto xkè l'aga sugli indigeni può peggiorare, x questo il doc pone l'accento su l'utilizzo di una terapia farmacologica prima d tutto sui pazienti giovani diradati...
Non concordo, SuperDiego: il dottore afferma più o meno testualmente che, a dispetto di quanto si legge su alcuni siti internet, i follicoli trapiantati non sono eterni, anche se il paziente si sottopone a terapia. A volte possono durare anche tantissimi anni, ma questa non è la regola assoluta. Ecco perché è indispensabile essere prudenti, tener conto dei rischi evolutivi, non sfruttare al massimo la zona donatrice con mega-session esagerate: così si conserva la possibilità di integrare successivamente i capelli che cadranno.. -
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Boh, o ascolto solo quello che voglio sentire,oppure boh... Cmq chiaro capito.. . -
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Sarebbe utile sapere anche il pensiero d Bola,Peppe,Cripto,Rumenigge!.. .