L'aspetto psicologico e i capelli

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  1. fedini
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    Domanda per chiunque sia in grado di rispondere:

    Quanto influisce sui capelli l'atteggiamento psicologico?

    Il fatto di pensare spesso ai propri problemi di capelli, magari anche in momenti in cui si è presi nel fare altre cose, oppure il cercare spesso di specchiarsi per controllare la propria situazione, quanto può influire negativamente? E tutto ciò può avere effetto anche sul post trapianto in termini di ricrescieta? (su quest'ultimo punto non credo possa influire la psicologia umana sulla medicina) Ma se il cervello è il direttore coordinatore del nostro fisico allora qualche influenza dovrebbe averla

    GRAZIE
     
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  2. 2bad
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    Non sono né un medico né uno psicologo ma provo a dire la mia.
    Escludo che l'atteggiamento psicologico - cioè l'ottimismo, l'essere positivi, volere con tutte le proprie forze che i capelli crescano, etc. - possa avere una qualche incidenza sulla riuscita di un trapianto; dipende molto dalla mano del chirurgo, dalla genetica e dalla variabile x (l'imponderabile caso).
    In merito alla seconda domanda credo che pensare spesso ai capelli o specchiarsi spesso possa avere una incidenza negativa esclusivamente a livello esistenziale in quanto si rischia di trasformare un presunto inestetismo in una ossessione che, in casi patologici, può diventare invalidante.
    > Ma se il cervello è il direttore coordinatore del nostro fisico allora qualche influenza dovrebbe averla
    Premesso che il cervello umano è per molti aspetti ancora un mistero, alcuni studiosi provano a spiegare alcune guarigioni "miracolose" grazie all'atteggiamento mentale; tuttavia questa argomentazione potrebbe essere plausibile relativamente ai casi di "vita o morte", quando, cioè, l'organismo (il "fisico") lotta per la sopravvivenza. Non credo che il cervello registri la perdita dei capelli come un attentato alle funzioni biologiche dell'organismo e di conseguenza possa influenzarla in qualche modo.
     
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  3. marcy200791
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    guarda non sono un psicologo ma io ho 20 anni e sono molto stempiato e sto veramente male a livello psiologico...
     
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    Questa è una bella questione..me lo chiedo spesso anche io quanto conti un atteggiamento positivo nell'attecchimento delle ufs. Secondo me è un argomento interessante e sarebbe bello sapere il parere di altri utenti..
     
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  5. AV777
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    Altro che invalidante...la caduta dei capelli in me ha sviluppato un disturbo ossessivo - compulsivo dei più pignoli possibili. È una psicosi...spero che il pensiero fisso e lacerante passi ora che ho fatto il trapianto. Spesso questo aspetto viene troppo sottovalutato...rivedermi adesso con i capelli, anche se cortissimi, mi sta già facendo rinascere. Altro che farmaci...che poi spesso sono i farmaci antidepressivi stessi a peggiorare la situazione dei capelli.
     
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    CITAZIONE (AV777 @ 27/9/2018, 21:41) 
    Altro che invalidante...la caduta dei capelli in me ha sviluppato un disturbo ossessivo - compulsivo dei più pignoli possibili. È una psicosi...spero che il pensiero fisso e lacerante passi ora che ho fatto il trapianto. Spesso questo aspetto viene troppo sottovalutato...rivedermi adesso con i capelli, anche se cortissimi, mi sta già facendo rinascere. Altro che farmaci...che poi spesso sono i farmaci antidepressivi stessi a peggiorare la situazione dei capelli.

    Capisco ciò che dici però io intendevo un'altra cosa ovvero se affrontare un trapianto con un atteggiamento poco rilassato e negativo possa incidere sulla buona riuscita di un trapianto. In breve, può essere che quei casi in cui sono ricresciute poche ufs siano dovuti ad una psiche stressata, o al limite depressa?
     
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  7. AV777
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    Questo non lo so...andrebbe sentito il parere di un esperto. Sicuramente però un atteggiamento positivo può leggermente aiutare la guarigione in generale come anche in altre malattie. Oppure semplicemente non cambia il risultato. Penso comunque che rimanere calmi almeno i primi 10 giorni evitando stress ed ansie ma farsi pure 2 risate ogni tanto è certamente meglio che riprendere in mano i problemi della vita quotidiana.

    Inoltre, una psiche stressata o depressa contribuiscono talvolta a cattiva o frettolosa, se non assente, alimentazione. Per me il trapianto di capelli, che desideravo da 10 anni, è stato vissuto nel post operatorio come una esperienza esterna alla vita normale. Questo per non avere problemi di nessun tipo: da lavaggi frettolosi, urti, alimentazione sbagliata, medicinali saltati, stress o paure per altro. Pensavo di molto invece a come la mia vita sarebbe cambiata in meglio, sperando di aver risolto il problema estetico e quello psichico in un colpo solo.
     
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    CITAZIONE (AV777 @ 29/9/2018, 11:46) 
    Questo non lo so...andrebbe sentito il parere di un esperto. Sicuramente però un atteggiamento positivo può leggermente aiutare la guarigione in generale come anche in altre malattie. Oppure semplicemente non cambia il risultato. Penso comunque che rimanere calmi almeno i primi 10 giorni evitando stress ed ansie ma farsi pure 2 risate ogni tanto è certamente meglio che riprendere in mano i problemi della vita quotidiana.

    Inoltre, una psiche stressata o depressa contribuiscono talvolta a cattiva o frettolosa, se non assente, alimentazione. Per me il trapianto di capelli, che desideravo da 10 anni, è stato vissuto nel post operatorio come una esperienza esterna alla vita normale. Questo per non avere problemi di nessun tipo: da lavaggi frettolosi, urti, alimentazione sbagliata, medicinali saltati, stress o paure per altro. Pensavo di molto invece a come la mia vita sarebbe cambiata in meglio, sperando di aver risolto il problema estetico e quello psichico in un colpo solo.

    Capisco.. Ed è ben riuscito alla fine?

    Più che altro sarebbe interessante soffermarsi su questo aspetto per tentare di capire per quale benedetto motivo in alcuni casi si hanno tasks di ricrescita molto bassi. Io non ci credo alla casualità, un motivo deve esserci, e se non sono riusciti ancora a capirlo evidentemente è dovuto a qualcosa di molto più sottile ed insondato, come potrebbe essere la psiche umana..
     
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  9. AV777
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    Tutto penso che possa influire su una corretta ricrescita. Anche aspetti che magari si sottovalutano come la pressione sanguigna, il cibo, l'assenza di fattori esterni chimici e meccanici. Ad esempio ho avuto timore di un pinzo di zanzara tigre dopo 14 giorni aver fatto il trapianto di capelli. Magari se siamo positivi qualche enzima oppure determinati tipi di ormoni rendono più efficace il tutto. Va detto anche che secondo me, un paziente di 60 anni non può pretendere di avere un risultato di un paziente di 30 anni per innumerevoli motivi. Ci sono troppe variabili, l'importante è seguire il protocollo delle cliniche, non improvvisare mai, meglio "rompere i c******i" al chirurgo che fare di testa propria quando si ha un dubbio. Analogamente, nemmeno però bisogna assumere un atteggiamento ansioso se i tempi si allungano: la cosa va vissuta serenamente. Al fine pratico io oggi sono al 22°giorno dopo il trapianto e secondo la mia tabella di marcia le cose stanno procedendo regolarmente. Sono in fase di caduta in zona impianto...ma so bene che sotto il cuoio capelluto c'è ancora nel sonno, ma pronta, la resurrezione. Nella zona espianto è già abbastanza tutto regolare. Niente più rossore e ricrescita soddisfacente ma non ancora completa. Vedo comunque nuove piccole punte spuntare anche in zona donatrice...ci hanno messo più tempo degli altri ma comunque ce l'hanno fatta!
     
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  11. AV777
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    Comunque, più che nell'attecchimento delle U.F., è la ricrescita stessa (o la perdita) dei capelli ad essere influenzata dall'umore e dallo stress di una persona. In minima percentuale ovviamente, salvo gravi traumi.

    Se mi ferisco, ad esempio, non è che facendo una risata la ferita si rimargina! Conta la medicina...in questo caso la microchirurgia se non si ha una buona risposta con i farmaci.
     
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    Bhe ovvio...comunque il succo del discorso è che la psiche ha un ruolo fondamentale, troppo spesso sottovalutato dalla medicina classica.
     
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