Wnt e rigenerazione

x non parlare sempre e solo di ITC

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  1. darko_
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    Cotsarelis, intervistato mi sembra su hairsite o da qualche altra parte, era quello che nutriva dubbi sulla procedura ITC perchè diceva di avere in mano qualcosa..

    La rivista è autorevole e la notizia ha avuto il giusto eco sulla stampa italiana e internazionale. Speriamo non rimanga solo una bella pubblicazione
     
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    FONDATORE DI BELLICAPELLI

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    Effects of Wnt-10b on hair shaft growth in hair follicle cultures.Ouji Y, Yoshikawa M, Moriya K, Ishizaka S.
    Program in Tissue Engineering and Department of Parasitology, Nara Medical University, 840 Shijo-cho, Kashihara, Nara 634-8521, Japan.

    Wnts are deeply involved in the proliferation and differentiation of skin epithelial cells. We previously reported the differentiation of cultured primary skin epithelial cells toward hair shaft and inner root sheath (IRS) of the hair follicle via beta-catenin stabilization caused by Wnt-10b, however, the effects of Wnt-10b on cultured hair follicles have not been reported. In the present study, we examined the effects of Wnt-10b on shaft growth using organ cultures of whisker hair follicles in serum-free conditions. No hair shaft growth was observed in the absence of Wnt-10b, whereas its addition to the culture promoted elongation of the hair shaft, intensive incorporation of BrdU in matrix cells flanking the dermal papilla (DP), and beta-catenin stabilization in DP and IRS cells. These results suggest a promoting effect of Wnt-10b on hair shaft growth that is involved with stimulation of the DP via Wnt-10b/beta-catenin signalling, proliferation of matrix cells next to the DP, and differentiation of IRS cells by Wnt-10b.

    PMID: 17548054 [PubMed - as supplied by publisher]


    Wnt-dependent de novo hair follicle regeneration in adult mouse skin after wounding.Ito M, Yang Z, Andl T, Cui C, Kim N, Millar SE, Cotsarelis G.Department of Dermatology, Kligman Laboratories, University of Pennsylvania School of Medicine, Philadelphia, Pennsylvania 19104, USA.

    The mammalian hair follicle is a complex 'mini-organ' thought to form only during development; loss of an adult follicle is considered permanent. However, the possibility that hair follicles develop de novo following wounding was raised in studies on rabbits, mice and even humans fifty years ago. Subsequently, these observations were generally discounted because definitive evidence for follicular neogenesis was not presented. Here we show that, after wounding, hair follicles form de novo in genetically normal adult mice. The regenerated hair follicles establish a stem cell population, express known molecular markers of follicle differentiation, produce a hair shaft and progress through all stages of the hair follicle cycle. Lineage analysis demonstrated that the nascent follicles arise from epithelial cells outside of the hair follicle stem cell niche, suggesting that epidermal cells in the wound assume a hair follicle stem cell phenotype. Inhibition of Wnt signalling after re-epithelialization completely abrogates this wounding-induced folliculogenesis, whereas overexpression of Wnt ligand in the epidermis increases the number of regenerated hair follicles. These remarkable regenerative capabilities of the adult support the notion that wounding induces an embryonic phenotype in skin, and that this provides a window for manipulation of hair follicle neogenesis by Wnt proteins. These findings suggest treatments for wounds, hair loss and other degenerative skin disorders.

    PMID: 17507982 [PubMed - indexed for MEDLINE]
     
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  3. darko_
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    ovviamente sono in contatto con l'autore, tra l'altro attivo nel campo dell'alopecia (nelle sue varie manifestazioni) con decine di pubblicazioni su riviste quotate. Se riceverò risposte dettagliate saranno inserite quanto prima.
     
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  4. zuccio
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    cotsarelis è quello di follica?
     
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  5. darko_
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    si, ci ha collaborato. la differenza è che ora la molecola è nota e, come avrai notato, gli studi riguardano più gruppi

    certamente un eventuale successo nella ricrescita dovrebbe essere,poi, mantenuto..cmq..
     
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  6. pat2
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    ne abbiamo parlato nel post Follica.

    per quanto conta il mio parere.

    in sostanza il concetto e' che le proteine wnt inducono la produzione di cellule staminali follicolari in presenza di fenomeni di attivazione nell'organismo (nel caso del topo era la ferita' che attivava le staminali ed il wnt fa da catalizzatore) oppure in colture in vitro di staminali.

    su organismo senza il fenomeno attivante wnt non funziona.
    come scoperta e' interessante. sicuramente si possono fare pubblicazioni.
    ma da qui all'industrializzazione ce ne passa.

    la vedo bene come sostanza catalizzante da iniettare insieme alle altre nella procedura ICX-TRC

    grazie delle info Darko!

    con questo non voglio dire che ICX-TRC e' la soluzione. e' solo che quei figli di mign. non ci hanno dato ancora informazioni per capire se ICX-TRC e' un bluff o no. e' evidente che se per fine anno non escono con risultati degni, e' un bluff.

    per me che perdo i capelli come voi ogni merdosa soluzione potrebbe essere buona purche' funzioni.

    darko concordi?
    l'avatar di marlon Brando era piu' autorevole
     
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  7. |O_o|
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    Grazie della notizia Darko, aspettiamo altre informazioni! Domanda frettolosa... più o meno per quando è prevista un'eventuale commercializzazione?
     
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  8. darko_
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    sì, d'accordissimo con te: siamo al palo. boh, a riguardo non mi vengono altre parole.

    per quanto riguarda la molecola chissà..un simil-minoxidil?? il problema è poi l'aa...o sbaglio??

    è lunga, non c'è coordinazione tra i vari pseudo-ricercatori, ognuno tenta di scoprire l'America e si accontenta, alla fine, di due pubblicazioni del cazzo. mah...vedremo.


    commercializzazione???? mmmhhhh...troppo presto. Ho chiesto, a proposito, se ci sono anche i lontani presupposti per intraprendere la fase che porterebbe alla commercializzazione.

    Poi in questi casi si deve aspettare il finanziamento ecc ecc

    lunga

    CITAZIONE
    per me che perdo i capelli come voi ogni merdosa soluzione potrebbe essere buona purche' funzioni.

    dai pat...mi ricordi le ansie dei 17 anni...17 porca zozza!! :P
     
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    ho trovato un articolo completo tra quelli segnalati da darko e lo metto qui in jpg (insieme ad un'altra pubblicazione) in modo che sia fruibile a tutti.

    I testi in pdf li potete scaricare qui: http://nahrsmembers.org/home/Publications/...70/Default.aspx

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    Nuovi studi per la cura delle calvizie


    Al congresso di Vancouver presentate nuove promettenti tecniche basate sull'uso di cellule staminali

    Dalle cellule staminali arriva una speranza per chi soffre di calvizie. All'International Congress of Hair Research, svoltosi a Vancouver, sono state spiegate le moderne terapie chirurgiche per la calvizie. Il futuro sembra essere nella moltiplicazione dei follicoli, a partire da un piccolo campione di tessuto cutaneo, in modo da ottenere un numero di capelli sufficienti a ricoprire l'area calva. Per moltiplicare i follicoli si usano le cellule staminali indifferenziate che, in condizioni normali, assicurano la ricrescita del capello ad ogni ciclo follicolare. Periodicamente infatti, il follicolo pilifero si rigenera e, durante ogni ciclo, le staminali danno origine ad un clone di cellule figlie che costituisce la matrice del pelo che produrrà il nuovo capello.
    Un gruppo di ricercatori americani, qualche anno fa, ha identificato le cellule staminali dei follicoli localizzati in una piccola protuberanza epiteliale (bulge) che si trova nella parte superiore del follicolo. Quando un nuovo ciclo inizia, alcune staminali si moltiplicano e migrano verso il basso per sostituire la matrice del nuovo pelo.
    Le staminali presenti nel “bulge” possono essere isolate e moltiplicate in vitro ma se inoculate nella pelle, da sole non sono in grado di produrre da sole un nuovo follicolo.

    Per far sì che questo accada è necessario inoculare, oltre alle staminali, anche le cellule della papilla dermica, la struttura connettivale che nutre e regola la matrice del pelo. Le cellule della papilla da sole sono capaci di indurre la produzione di un nuovo follicolo, stimolando le staminali dell'epidermide a differenziarsi in senso follicolare.
    Questo tipo di trattamento è stato già sperimentato in uno studio clinico su volontari. I medici procedono con l'asportazione chirurgica di una piccolissima area di cute da cui poi vengono isolate le cellule della papilla che vengono poi coltivate e moltiplicate. Successivamente queste cellule vengono iniettate nelle aree calve.
    I risultati ottenuti sono promettenti nonostante non siano ancora perfetti.
    Allo studio vi è anche un'altra tecnica di clonazione. Questa tecnica è stata brevettata da un gruppo di ricercatori statunitensi e per ora è stata testata solo su cavie di laboratorio. Questa tecnica prevede l'inoculazione sia delle cellule staminali del follicolo sia delle cellule della papilla. Come risultato si ottengono però pochi follicoli e non sempre il capello prodotto riesce a spuntare dalla pelle.
    Una nuova ricerca americana ha dimostrato, per ora solo nei topi, che non è necessario procedere con il prelievo del campione, la coltivazione e l'inoculo delle staminali ma è sufficiente applicare su una piccola ferita cutanea nella zona calva, una molecola in grado di attivare il gene WNT che induce la produzione di follicoli ex novo dalle cellule staminali dell'epidermide presenti nella zona di pelle intorno alla ferita.
    Queste scoperte sono interessanti anche per altre applicazioni, infatti, le staminali totipotenti possono produrre tessuti diversi come le cellule nervose. Secondo recenti studi è stato osservato che dal follicolo è possibile produrre cellule gliali che permettono la riformazione della mielina nelle cellule nervose. Queste potrebbero essere impiegate nel trattamento di traumi al midollo spinale e ai nervi periferici.


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    Esperimento condotto in usa su cavie animali

    I geni che rigenerano la pelle Sono i geni wnt.

    La scoperta apre interessanti scenari per la medicina e solletica anche le speranze dei calvi.

    PHILADELPHIA (USA) –Gli esperimenti condotti su cavie dai ricercatori della Pennsylvania School of Medicine di Philadelphia hanno individuato una famiglia di geni, la «wnt», come la responsabile della rigenerazione dell’epidermide. La scoperta è importante più per gli sviluppi più immediati che per quelli futuri. Anche se dei risultati pubblicati su Nature sembra interessare maggiormente la parte meno sicura, quella che riguarda il possibile potere degli stessi geni di stimolare la ricrescita dei capelli, o meglio dei follicoli piliferi. Ci conferma la parziale mistificazione il professor Marcello Monti, ordinario all’università di Milano: «Il taglio con cui è stata data le notizia è tirato per i capelli, come si suol dire. La parte più importante della ricerca è l’aver individuato nella famiglia wnt – geni che hanno la capacità di dare istruzioni alle cellule – i fattori determinanti per la rigenerazione della pelle».
    L’ESPERIMENTO – I ricercatori hanno confrontato il processo di ricostruzione della pelle delle cavie dopo averne asportato una piccola parte. I piccoli roditori erano divisi in due categorie, alcuni erano stati modificati in modo che producessero più proteine codificate dai geni wnt, gli altri erano come natura crea. Le cavie manipolate hanno reagito meglio e la loro pelle si è rigenerata più velocemente e con una maggiore concentrazione di follicoli piliferi. I ricercatori hanno quindi dedotto che le proteine codificate dai geni wnt hanno il potere di rigenerare la cute, compresi i follicoli. Se per lo sviluppo di soluzioni per la cicatrizzazione e la rinascita dell’epidermide è decisamente una buona notizia, lo è un po’ meno per la ricrescita dei capelli. «I topi sono animali da pelliccia – ammonisce Monti – non è così scontato né corretto equiparare l’attività pilifera di un animale da pelliccia con quella umana. In passato si sono già verificati errori di questo genere e diversi studi condotti sui topi non sono stati confermati sugli esseri umani».
    NESSUNA POZIONE IN ARRIVO – Nonostante i progressi che questa scoperta abiliterà, la via della ricerca è ancora lunga prima che si possa giungere a un qualsiasi prodotto o terapia per gli esseri umani. I primi risultati dovrebbero venire comunque nell’ambito delle terapie per la ricostruzione della pelle, il che non è certo poca cosa e ha un grado d’urgenza maggiore (basti pensare alle ustioni, o alle cicatrici post-operatorie) della calvizie.
     
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9 replies since 13/6/2007, 18:03   1487 views
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