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Solitamente quando un paziente decide di consultare un chirurgo della calvizie è spinto a contattare il medico da una serie di ragioni. Il paziente può essere un uomo od una donna, nella maggior parte dei casi si tratta di uomini colpiti da alopecia androgenetica.
Quelle che sono le aspettattive relative al risultato dell'intervento devono essere chiare sia per il paziente che per il chirurgo che eseguirà l'intervento. Solo quando chirurgo e paziente si sono chiariti riguardo alle aspettative dell'intervento si può iniziare a discutere sugli approcci chirurgici o farmacologici da seguire per soddisfare i desideri del paziente.
Le ragioni che spingono il paziente a cercare di risolvere la sua situazione mediante la chirurgia contribuiscono alla formazione delle sue aspettative. Tra le ragioni più comuni che portano una persona a rivolgersi al chirurgo vi sono:
- Cercare di evitare di avere l'aspetto di una persona che sta invecchiando prematuramente a causa delle perdita di capelli
- Migliorare la propria autostima che è pian pian venuta meno non appena è iniziato il diradamento.
La caduta dei capelli può rappresentare un punto importante nella vita di un uomo, ed influenzare il modo in cui la persona interagisce in ambito sociale, familiare affettivo e lavorativo e il modo in cui percepisce di essere visto dagli altri individui. Per alcuni uomini l'invecchiamento precoce, associato alla perdita di capelli, può essere l'effetto psicologico più duro da accettare legato alla calvizie.
Alcune persone arrivano a credere che la calvizie ha offuscato la loro personalità ed il loro carattere e che quello gli altri vedono quando li osservano non è altro che "un uomo calvo" invece che una persona distinta ed interessante.
Perciò le ragioni dichiarate o meno che spingono un uomo a cercare di intervenire per via chirurgica possono influenzare profondamente le aspettative relative al trapianto di capelli.
Il paziente ed il chirurgo devono cooperare per pianificare una chirurgia che sia adeguata alle esigenze del paziente, chirurgicamente realizzabile, che produca risultati esteticamente gradevoli ad un costo accessibile per il paziente.
Se le motivazioni che spingono una persona ad operarsi si basano su aspettative irrealistiche ( p.es un paziente di 35 anni che vuole ritornare ad avere la stessa capigliatura di quando ne aveva 15, oppure un paziente che non vuole che gli si veda lo scalpo nemmeno con capelli bagnati o con gel) allora è compito del chirurgo riportare le aspettative del paziente in un contesto realistico.
Alcuni aspetti che influenzano notevolmente la pianificazione dell'intervento ed i risultati eventuali sono i seguenti:
ETA'
L'alopecia androgenetica è solitamente un processo progressivo. Quando un uomo è poco più che ventenne o trentenne è difficile prevedere quanto capelli perderà in futuro ed in che aree durante i prossimi 10-20 anni.
La pianificazione dell'intervento in un paziente giovane deve tener conto della probabile perdita di capelli indigeni nel paziente, soprattutto se questi rifiuta il trattamento farmacologico con Finasteride.
PATTERN ATTUALE DELLA CALVIZIE DEL PAZIENTE: La situazione attuale del paziente è importante per capire quanti capelli saranno disponibili per il trapianto di capelli ora ed in futuro e fare una previsione su quale sarà l'estensione dell'area calva da coprire.
STORIA DELLA CALVIZIE NELLA FAMIGLIA DEL PAZIENTE: Sebbene non sia sempre un fattore predittivo di quella che sarà l'evoluzione futura della calvizie nel paziente, il grado di calvizie dei parenti prossimi (papà, fratelli nonni) può essere a volte una piccola indicazione di quella che sarà l'estensione futura della calvizie del paziente
CARATTERISTICHE DEL CAPELLO: Il calibro del capello, il suo colore, il contrasto cute/capello ed il tipo di capello (liscio o riccio/mosso) sono tutte caratteristiche da prendere in considerazione per pianificare l'intervento chirurgico.
Le caratteristiche del capello sono un fattore importante per determinare il livello d'illusione di copertura che si può dare con l'intervento chirurgico e formare in modo corretto le aspettative del paziente.
STATO PSICOLOGICO DEL PAZIENTE: Il chirurgo può a volte imbattersi in soggetti molti fragili dal punto di vista psicologico che sperano di risolvere con la chirurgia problemi ben più profondi legati a disagi di altro tipo.
In questo caso il chirurgo dovrebbe prestare particolare attenzione alle aspettative del paziente che il più delle volte possono riverlarsi irrealistiche.
EVENTUALI INTERVENTI PRECEDENTI I risultati ottenibili dipendono anche dal fatto che il paziente si sia sottoposto in passato a chirurgie e dagli esiti delle stesse. Se il chirurgo deve gestire la donor disponibile residua vanno tenuti in conto fattori come presenza di eventuali cicatrici, eccessiva estrazione FUE (over harversting) presenza di plug o di innesti mal direzionati. Per formare correttamente le proprie aspettative il paziente deve essere messo al corrente delle possibili difficoltà tecniche che potrebbero derivare dalla presenza di cicatrici precedenti, tessuto cicatriziale, innesti mal posizionati.
Soprattutto per gli interventi di scar revision non c'è nessuna garanzia di successo e sebbene nella maggior parte dei casi la cicatrice ha un miglioramento, in una percentuale pari al 20-25% c'è la possibilità che la stessa si riallarghi.
In sintesi il rapporto paziente-chirurgo deve trasformare aspettative realistiche in concrete possibilità di miglioramento estetico.
Edited by BOLA - 1/8/2012, 01:43. -
Sydba.
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Ho visto molte foto di autotrapianti; alcuni sembrano degli ottimi lavori, altri invece sono pessimi. Da quanto ho capito, il risultato è legato alla bravura del chirurgo e all'entità dell'operazione (grado di calvizie, stato zona donatrice) Quello che mi chiedo è: alle porte del 2013, si può dire che esiste la possibilità di "recuperare" gran parte dei capelli persi producendo un effetto naturale al 100%? Oppure l'autotrapianto rimane una tecnica in fase di sviluppo che non può ancora fare miracoli ma solo restituire un "effetto chioma" più che una chioma vera e propria? . -
marco2004.
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caro sydba
hai perfettamente ragione, il risultato è assoluttamente legato alla bravura del chirurgo. La tecnica sul trapianto di capelli si è evoluta di molto dall epoca dello strip che ha fatto un bel pò di disastri!!! ma anche se ormai ci si passa alla tecnologia cosi detta robotica e al uso degli strumenti di altissima precisione si verifica che nn esiste niente di più importante che l esperienza chirurgica........... visti anche tutti i risultati tipo effetto bambola!!!. -
Jack800.
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consiglio a tutti quelli che vogioni sottoporsi a un trapianto di incontrare qualcuno dal vivo, spenderete sicuramente qualcosa per la benzina, forse cena da offrire...... ma avrete un'idea chiara del risultato.... le foto rimangano solo foto, si hai un'idea ma sono solo foto...... molti chirurghi sono abili a mettere foto ad hoc..... guardare tu per tu e tutto un'altro mondo ;-)
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marco2004.
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Jack certo che vedere da vicino è la cosa migliore ma nn può essere sempre possibile, cmq ci sono delle foto di alta risoluzione scattate appena dopo l intervento che nn "mentono" ci si può vedere esattamente come sono trapiantati i capelli, anche contarli!!!
la mia opinioni è che è meglio chiedere di vedere queste foto che quelle del classico prima e dopo dove i capelli sono già cresciuti e pettinati in modo di nascondere probabili diffetti. -
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Ben fatto Bola .
Aspettative e processo decisionaleOperarsi o no ? |
