Alopecia androgenetica - Mia cura naturale

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. benefabio
        +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,107
    Reputation
    -21

    Status
    Offline
    Buonasera a tutti, voglio darvi una notizia che dovete prendere per quello che è, ossia la constatazione che si sta muovendo qualcosa, cioè vedo miglioramenti.

    Tutto comincia quando nella mia vita ho dovuto affrontare una carenza di vitamina D, stavo leggermente sotto la carenza ng/mL 19.9, ossia in un colpo solo avevo già superato l'insufficienza e stavo pericolosamente virando in carenza, questo ad inizio ottobre, con la prospettiva di veder calare il mio valore di altri minimo 10 punti nel periodo invernale e molto probabilmente sarei entrato nella fase deficit, la più pericolosa.

    Quindi sotto consiglio medico ho iniziato la terapia con il Dbase, vitamina D sintetica, terapia che ho interrotto dopo una settimana perchè mi dava parecchi problemi, quindi che cosa ho fatto? Inizialmente ho parato il colpo con un pò di olio di fegato di merluzzo, successivamente ho integrato con vitamina D estratta dall'olio di fegato di merluzzo e al tempo stesso ho cominciato ad informarmi.

    Sono venuto a scoprire che la vitamina D è l'unica vitamina che il corpo si autopruduce e il suo recettore VDR, situato anche sulla pelle e nel follicolo pilifero, interessa la bellezza di 200 polimorfismi, studi recenti associano la carenza alla SLA, al cancro alla prostata (i tumori prostatici perdono la capacità di idrossilare il 25(OH)D a 1,25(OH) 2D con permanenza nel sangue circolante della più importante sorgente di 1,25(OH)2D. La soppressione dei livelli di 1,25(OH)2D circolanti in seguito all'introduzione di calcio con la dieta può spiegare perché alti livelli di calcio e latte sembrano aumentare il rischio di cancro prostatico in stadio avanzato. Appurato il potenziale effetto benefico svolto dalla vit.D, ulteriori studi sono ora una priorità) ed ad altre patologie autoimmuni, la vitamina D si autopruduce con l'esposizione solare, nel caso nostro in esame l'azione del VDR previene l'alopecia, cioè nel nostro follicolo pilifero c'è il recettore della vitamina D, andate all'immagine 12 di questo documento e troverete nell'elenco di dove si trova il VDR al n. 12 proprio il follicolo pilifero www.sipmel.it/download/101998-A.Ant...autoimmunit.pdf, il VDR che è in grado di trasformare la forma inattiva della vitamina D 0-25OH nella forma attiva 1-25OH in loco e prevenire l'alopecia, e come nel cancro alla prostata anche in questo caso l'eccesso di calcio, inteso come eccesso di latticini più una dieta ricca di proteine animali, fa perdere questa capacità di idrossilare a livello periferico, l'eccesso di calcio provoca quindi una specie di blackout periferico dell'idrossilazione da 0-25OH a 1-25OH, ma questa capacità di trasformarsi a livello periferico si perde anche con bassi livelli vitamina D 025OH, quella che vediamo con le analisi, credo che per bassi livelli in questo senso si intenda sotto i 20 ng/mL., cioè quando da insufficienza si passa in carenza, perchè leggendo il documento quella soglia rientrerebbe in una specie di normalità (50-70 nmol/l) www.diapoeventi.it/congressreport/pdf/Coaccioli.pdf mentre la massima produzione extrarenale si ha con 78 nmol/L (31,25 ng/mL) fonte Holick.

    Secondo uno studio australiano di Trevor Marshall, Ph.D., professore all'Università Murdoch di Perth- Scuola di Medicina Biologica e Biotecnologie dell'Australia, www.sciencedaily.com/releases/2008/01/080125223302.htm, gli integratori di vitamina D bloccano l'azione del VDR che di fatto è il centro dell'immunità innata, il contrario di quello che fa l'azione del sole, quindi spostare l'attenzione da Vitamina D da integrazione a Vitamina D autoprodotta dal sole per me rappresenta un vero e proprio punto di svolta.

    A pag 6 di questo documento, sempre di Trevor Marshall troviamo il legame del VDR con il recettore degli androgeni (Androgen Receptor) situato all'interno del follicolo pilifero http://trevormarshall.com/BioEssays-Feb08-...ll-Preprint.pdf

    Quindi ho cominciato a fare piccole sessioni di esposizioni solari in base al mio fototipo regolandomi con la regola di Holick, ossia esporsi dal 25% al 50% del nostro tempo MED in base al fototipo.

    Al tempo stesso mi sono imbattuto anche in studi che ipotizzavano che la calvizie fosse un tentativo del corpo di liberare più aree corporee nel tentativo di sintetizzare più vitamina D, processo ovviamente legato alla carenza di cui si soffre a livello mondiale, soprattutto dalle nostre latitudini in su.

    Mi sono avvicinato anche agli studi di Lynda Frassetto che di contro ipotizza che la calvizie non è nient'altro che il processo finale di un continuo attingere del nostro corpo ai sali minerali contenuti nel cuoio capelluto da parte del sistema tampone della pelle, per risolvere l'acidità generata da una alimentazione ricca di proteine animali, processo che non si attiverebbe nelle donne che dovrebbero risolvere la loro acidità con il ciclo mestruale, praticamente nell'uomo il corpo va a togliere sostanze nel punto dove ritiene faccia meno danni, ossia il cuoio capelluto.

    Ovviamente il mio stimolo di ricerca non è stato dettato dal fatto di cercare di risolvere la mia alopecia androgenetica, di cui peraltro non mi lamento, in quanto settimanalmente mi raso con la macchinetta, ma dal cercare di risolvere la mia carenza di vitamina D.

    Quindi alle esposizioni solari ho affiancato un'alimentazione sullo stile che prevede Lynda Frassetto, scienziata americana, per il fatto concreto che un'alimentazione a scarico troppo acido oltre ad attivare il sistema tampone della pelle con sottrazione dei sali minerali dal cuoio capelluto, attiva anche il sistema tampone renale che va a richiamare il calcio dalle ossa, con la perdita ulteriore della vitamina D, che fra le altre funzioni ha il compito di trasportare il calcio e con una trasformazione minore del precursore 0-25OH nella forma attiva 1-25OH proprio per la somma fra calcio ingerito con la dieta e calcio sottratto con l'alimentazione a scarico acido, solitamente si intende con un apporto proteico superiore ai 50/60 grammi di proteine (sistematicamente oltre gli 0,8 gr. per kg.) sia animali e vegetali, dieta che prevede che l'80% deve essere rappresentato da frutta e verdura ed il 20% da pane, latte, pasta, carne, pesce, la giornata tipo prevede 4 porzioni di frutta e 2 porzioni di verdura mista da 350 gr., una per pasto, una cruda e una cotta e alternare un giorno le proteine animali e l'altro proteine vegetali (legumi).

    I punti centrali sono 3 e sono tutti e 3 fondamentali, perché un solo punto trascurato ha la capacità di ridurre o bloccare la produzione extrarenale di 1-25OH nel follicolo:

    1) Corretta esposizione solare a massimo 1 MED al giorno e minimo il 25% della MED, con questo otteniamo un buon livello di vitamina D 0-25OH circolante e una buona trasformazione extrarenale di 1-25OH nel follicolo.
    2) Riduzione dei latticini ad uno al giorno, con questo manteniamo su buoni livelli la trasformazione extrarenale di 1-25OH nel follicolo.
    3) Dieta alcalina e giuste proteine, con questo non richiamiamo i sali minerai dal cuoio capelluto e non richiamiamo il calcio dalle ossa, mantenendo sempre un'ottima trasformazione extrarenale di 1-25OH nel follicolo.

    Aggiungo un quarto punto non fondamentale ma importante, l'attività fisica, se assente regolarsi come minimo sui 10.000 passi al giorno.

    Per quanto riguarda le esposizioni solari si dovrebbe sempre cominciare gradualmente in questo modo:
    -Fase di attacco:
    1° settimana - 3 volte a settimana 25% MED, seconda settimana - 3 volte a settimana 50% MED, terza settimana 3 volte a settimana 75% MED, quarta settimana - 3 volte a settimana 100% MED
    - Fase MED da un mese fino al raggiungimento dell'obiettivo vitamina D oltre i 40 ng/mL
    3 volte a settimana 100% MED
    - Fase di mantenimento
    1° settimana - 3 volte a settimana 100% MED, seconda settimana - 3 volte a settimana 75% MED, terza settimana 3 volte a settimana 50% MED, quarta settimana - 3 volte a settimana 25% MED
    - A questo punto proseguire con il valore ideale del 25% MED 3 volte a settimana, ossia in primavera ed estate quando possiamo scoprire più parti del corpo va bene il 25% della MED, ma in autunno e in inverno quando possiamo scoprire solo mani, viso e collo si passa al 50% della MED.

    Come calcolare la vostra MED? Usate questo calcolatore http://zardoz.nilu.no/~olaeng/fastrt/VitD_...DandMED_v2.html, funziona in questo modo, inserite i vostri dati, latitudine, longitudine, fototipo, quanta vitamina D volete produrre, la percentuale di esposizione corporea, orario - qui ci sono difficoltà perché bisogna mettere un'ora indietro con l'ora solare e due ore indietro se c'è l'ora legale, altra difficoltà bisogna inserire le ore con i decimali per esempio per inserire 12.30 bisognerà mettere 12.50, mettere l'altezza di dove siamo e la superficie in cui ci stiamo esponendo, se abbiamo anche il dato dell'ozono e della visibilità è meglio, i risultati che escono sono 3, il primo: quanto tempo vi serve a fare la vitamina D indicata, secondo: quanta percentuale MED dovete utilizzare per raggiugere la vitamina D indicata, terzo: il vostro tempo MED al 100%, per capirlo ho dovuto scrivere all'autore. Come noterete ci sono dei valori preimpostati, la percentuale di esposizione è al 25% e la vitamina D sta a 1.000 U.I., c'è un motivo, gli scienziati considerano l'esposizione solare al 25% della MED con il 25% del corpo esposto sufficiente a sintetizzare un buon valore di vitamina D, 1.000 U.I riducendo al minimo il pericolo del melanoma alla pelle.

    Con un occhio di attenzione ai latticini. I latticini anzichè abolirli ho preferito limitarli a massimo uno al giorno: o un cappuccino, o uno yogurt, o una mozzarella, o un formaggio stagionato o una ricotta, questo perchè in funzione della vitamina D è meglio non esagerare con il calcio, perchè più calcio si ingerisce e meno vitamina D 0-25OH verrà trasformata dai reni nella forma attiva 1-25OH (Mark Hegsted).

    Alla fine sto risolvendo la mia carenza di vitamina D ma fatto più piacevole, e qui sta la vera sorpresa, ho cominciato a vedere miglioramenti a livello tricologico, che miglioramenti? Non mi sono alzato una mattina con il ciuffo, ma controllando più a fondo la mia capigliatura mi sono accorto di un fatto curioso, vedo spuntare capelli dove non c'erano più e dove c'erano li vedo più fitti, il consiglio che voglio dare, quindi rimango nell'ambito dei consigli e delle indicazioni, è quello di fare un'analisi completa sia della propria alimentazione, sia se giornalmente ci esponiamo correttamente al sole, 25% e 50% tempo MED, per sintetizzare abbastanza vitamina D per il nostro organismo, di regola come valore di vitamina D bisognerebbe stare sopra i 30 ng/mL e si parla di sufficienza, perchè un buon valore è oltre i 40 ng/mL, ma se vi andate a fare le analisi, consiglio anche queste, scoprirete che molto probabilmente state sotto quel valore, ad un mio amico ho fatto fare le analisi ed aveva 14 ng/mL, in piena carenza e il suo dottore nemmeno gliele voleva prescrivere.

    Fortunatamente il mio corpo si è rifiutato di prendere la vitamina D sintetica, che dicono sia sicura, che fa bene, a me non ha fatto bene anzi, per curiosità sono andato a leggere come viene fatto il Dbase, viene estratto dalla lanolina delle pecore che viene irradiata con raggi artificiali con parecchi processi chimici, il mio corpo lavora molto meglio con l'autoproduzione di vitamina D, anche perchè quando si autoproduce vitamina D si abbassa anche il colesterolo, che viene appunto convertito in vitamina D, quindi quando parlo di valore di 40 ng/mL intendo che bisogna attivarsi per farlo con piccole continue esposizioni solari giornaliere, parlo di mezzora massimo 40 mnuti sempre in base al fototipo. Il valore ideale di vitamina D è 45 ng/mL dove si raggiunge la massima densità ossea.
    Per chi volesse consultarle allego le tabelle generiche di Holick per le esposizioni solari, guardare latitudine media www.unitrestabia.it/files/i-raggi-uv-e-la-vitaminad.pdf

    cliccate sul primo link www.google.it/#q=Vitamina+D+e+Immunit%C3%A0+-+F.+Alebardi+
    La vitamina D, sistema immunitario e il ruolo delle catelicidine nell'immunità naturale innata.

    Sapete qual'è la cosa più inquietante che nessuno considera? Che parecchi prodotti da banco sono addizionati con vitamina D sintetica soprattutto latte e cereali, per esempio l'ho vista nelle bevande alla soya, in alcune confezioni di latte Granarolo e Parmalat, nei cereali Kellog's.

    Gradirei, se possibile, interventi costruttivi e che la discussione rimanga su toni civili di un sano confronto, evitando attacchi sul personale e interventi sarcastici, a cui fin da subito dico che non presterò alcuna attenzione.

    Edited by benefabio - 20/2/2016, 11:57
     
    .
1479 replies since 13/2/2016, 18:09   86624 views
  Share  
.
Open chat