Alopecia androgenetica - Mia cura naturale

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  1. benefabio
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    Non vi fate ingannare dalla vitamina D da integrazione, come sostiene la Dott.ssa Stephanie Seneff la vitamina D fatta con il sole è vitamina D solfato mentre quella da integrazione è vitamina D non solforato, quando il sole spacca la molecola del colesterolo produce vitamina D solfato, colesterolo solfato e testosterone nei maschi. La differenza tra vitamina D solfato e vitamina D non solforato è che la vitamina D da integrazione è adatta soltanto al trasporto del calcio mentre la vitamina D del sole ha due capacità: è in grado di trasformarsi a livello extrarenale in posizione 1-25OH e quindi proteggere qualsiasi cellula del corpo, diventando il centro dell'immunità innata ed è anche in grado di trasformarsi, quando serve, in vitamina D non solforato e quindi trasportare il calcio.

    La vitamina D da integrazione non sarebbe in grado di esplicare la protezione extrarenale, confermato anche dagli studi del Prof. Trevor Marshall che mette in guardia dalla moda di integrazione di vitamina D, come ipotizzato dalla Dott.ssa Seneff, il Prof. Marshall conferma con i suoi studi sui pazienti che l'integrazione di vitamina D non protegge da niente, nemmeno dalla frattura all'anca, figurarsi a livello del follicolo del capello dato che aumenta l'igf-1 a livello periferico, praticamente ha la stessa pericolosità dei carboidrati e dei latticini.

    Tutto nasce da questo malinteso generale a tutti i livelli, considerare la vitamina D prodotta dal contatto con i raggi solari uguale a quella prodotta sinteticamente (estratta dalla lanolina delle pecore e irradiata con raggi UVB artificiali), senza considerare che gli altri prodotti della reazione sole-pelle, testosterone e colesterolo solfato sono fondamentali per il buon funzionamento dell'organismo, in particolare il colesterolo solfato è una sostanza fondamentale che serve all'organismo, in mancanza di questa preziosa sostanza l'organismo la va a produrre direttamente dal colesterolo, lasciando però in quest'ultimo caso pericolosi residui che si vanno a depositare sulle pareti delle vene.

    La gente ragiona con le formule chimiche, confronta la formula chimica della vitamina D con quella prodotta chimicamente e vedendole uguali si convince che realmente sono uguali, ma nella pratica non è così.

    Interessanti articoli dove è messa in evidenza la connessione carenza di vitamina D/perdita di capelli e nella parte centrale perché bisogna preferire il sole all'integrazione, nel primo caso vengono postate anche alcune immagini, sono comunque d'accordo che bisognerebbe stare sempre sopra i 40 ng/ml. https://translate.google.it/translate?hl=i...ss/&prev=search

    Praticamente guardando in giro non ho fatto altro che aggiungere un tassello a quello che già si sapeva www.ieson.com/topic.asp?TOPIC_ID=40381&whichpage=4, e il mio tassello sulla vitamina D è come un pezzo del puzzle, si va ad incastrare in maniera perfetta.

    Edited by benefabio - 26/9/2017, 16:30
     
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