Report Dr. Vincenzo GAMBINO

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  1. Vixi1975
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    Buongiorno, colgo anzitutto l’occasione per i porgere i miei più vivi apprezzamenti per la possibilità di confronto e di valido supporto che questa piattaforma è in grado in fornire a tutti gli utenti. Desideravo “rubare” qualche attimo della Vostra attenzione per condividere con Voi la mia esperienza relativa all’autotrapianto di capelli. Nel 2010 reduce da inconcludenti trattamenti topici per contrastare un grado di calvizie non eccessivamente severo sul vertex, decisi di sottopormi ad un autotrapianto di capelli mediante la classica tecnica STRIP, i cui esiti si mostrarono a dir poco riduttivi e fallimentari, migliorativi rispetto la mia situazione ex ante ma non definitivi.
    La necessità di godere anche di una capigliatura priva di stempiature ed aree glabre traeva origine anche in quel preciso momento storico dalla mia attività professionale, da appartenente ad una Forza di Polizia difatti si era profilata la necessità di portare i capelli lunghi.
    Ricordo che lessi una volta che Giovan Battista Della Porta, noto medico del XVI secolo, recitava nel suo libro "De humana Physiognomia", che i capelli sono importanti perché proteggono il capo dal caldo e dall'umidità, ma secondo altri sono anche un ornamento. La cornice del nostro capo. Perdere i capelli è come cambiare i rapporti della nostra persona perché non ci identifichiamo più con un modello che la società ci ha sempre proposto. Pur tuttavia stato sin dal primo momento conscio che il trapianto non moltiplica i capelli, quindi non ripristinerebbe mai la densità originaria, ma sicuramente eliminerà la paura di diventare calvi.
    Nel 2012 contattai in maniera del tutto incidentale durante una mia navigazione in rete il Dr. Vincenzo GAMBINO. Ciò che mi colpì sin dal primo momento fu la sua empatia, il suo farsi carico emozionale di quello che per me era diventato un fardello emotivo che aveva leso in maniera profonda la mia autostima ed il mio relazionarmi. Non voglio adesso dilungarmi in ulteriori tributi per quanto doverosi da parte mia, ciò che mi preme in questa sede evidenziare sono le indiscusse qualità professionali e mediche del chirurgo che ho avuto la fortuna di incrociare.
    Ho effettuato con il professionista il primo intervento nel marzo 2013 presso l’Istituto medico Quadronno e l’ultimo proprio il 14 marzo 2017 presso il Centro medico Turati di Milano con il totale prelievo di ben 3.056 unità follicolari e 4.306 bulbi.
    Giova sin da subito argomentare che il Dr. GAMBINO considerata la mia situazione ha operato su un area donor di indiscussa e difficile trattabilità compromessa e limitata dall’esito scarso e insoddisfacente del pregresso intervento di anteroplastica ad opera di altro professionista, limiti derivanti come ben sapete dal fatto che il cuoio capelluto non ha una distensibilità, una elesticità come altre zone del corpo, quindi la striscia di cuoio capelluto prelevata non poteva avere una larghezza infinita.
    In sede di pianificazione mi sono state fornite tutte le informazioni relative alle modalità di intervento ed al risultato finale che si poteva ottenere. Il Dr. GAMBINO mi ha suggerito di massaggiare quotidianamente l’area donatrice anche per scongiurare l’eventuale rischio di una fibrosi da esito cicatriziale e limitare quindi i prelievi.
    Due settimane prima degli interventi prefissati sono stato cordialmente contattato dalla assistente del centro che mi ha indicato la terapia medica da osservare dieci giorni prima, assunzione di compresse ad azione antiemorragica, antifibrinolitica ed un antibatterico, suggerendomi altresì la sospensione di integratori alimentari.
    Gli interventi non sono mai stati dolorosi, non ho mai avvertito la sensazione di “tensione” nè intorpidimento nell’area donatrice. Arrivato in centro, dopo aver effettuato regolarmente la mia colazione mattutina, in fase di preanestesia mi è stato somministrato un blando ansiolitico quindi si è proceduto con la sotto indicata modalità temporale:
    • anestesia della zona donatrice;
    • prelievo della losanga;
    • sutura della zona di prelievo;
    • slivering della losanga di cuoio capelluto;
    • separazione delle unità follicolari;
    • classificazione per tipologia delle unità follicolari (mono, bi, tri o quadribulbari) a seconda del numero di capelli in essi contenuta;
    • anestesia della zona da rinfoltire;
    • creazione dei siti di ricezione con l’ausilio di microbisturi di grandezza variabile;
    • inserimento delle unità follicolari;
    • revisione per verificare che tutte le unità follicolari siano state orientate nel giusto verso;
    • congedo finale con istruzioni post-intervento e terapia farmacologica.
    Il Dr. GAMBINO ha magistralmente praticato le incisioni tenendo conto del calibro e della profondità delle diverse unità follicolari (mono, bi, tri, quadri) e dell’inclinazione, nel rispetto della disposizione dei capelli vicini.
    L’inserimento, fase molto delicata dell’intervento, è stata effettuata da tecnici che con molta delicatezza e con l’aiuto di pinzette affilatissime hanno provveduto a collocare le unità follicolari nei siti riceventi garantendo che le stesse non subissero nessun trauma che potesse compromettere la loro sopravvivenza una volta inserite.
    La revisione finale ad opera del chirurgo, terminato l’intervento, ha garantito che tutte le unità follicolari inserite abbiano avuto la stessa direzione dei capelli preesistenti e che tutte le incisioni abbiano la loro unità follicolare.
    Sono stato vigile durante tutte le fasi dell’intervento, interagendo con il chirurgo e l’equipe, alliettato dalla la visione di un film e l’ascolto di musica.
    Immediatamente dopo la chirurgia il Dr. GAMBINO mi ha raccomandato prudenza in certi movimenti, evitando in particolare di picchiare la testa ed evitare sino alla sera del primo giorno movimenti bruschi sia lateralmente che piegandosi in avanti. Mi sono state esaustivamente fornite tutte le indicazioni e consegnato un flacone contenente soluzione di ATP da applicare ogni ora sino ad esaurimento. Il professionista mi ha reso edotto che la stessa avrebbe ridotto di gran lunga il rischio di danni cellulari ed eliminato il rischio di eccessivo shock termico, aumentando in tal modo anche la qualità stessa delle graft innestate che avrebbero così vita a capelli sani e ricchi. La notte anche nell’ultimo intervento è stata indolore e sono rientrato nella mia Palermo già il giorno dopo, riprendendo la mia vita sociale senza limitazione alcuna, presentabilità immediata ma attenendomi comunque alle indicazioni di sorta fornite per favorire il processo di attecchimento e neoangiogenesi.
    L’ultimo intervento è stato quello definito dal Dr. GAMBINO la “ciliegina sulla torta”, il tocco finale frutto di un estro e di una manualità che mi hanno lasciato stupito.
    Sarà mia solerte premura fornire tra qualche mese, testimonianza fotografica del naturale risultato finale conseguito dal Dr. GAMBINO e ripeto purtroppo raggiunto su una “testa” precedentemente finita nelle mani sbagliate!
    Fornirò altresì l’esito della rimozione della cicatrice che il Dr. effettuerà a distanza di circa un anno dall’ultimo intervento, quando in linea generale la prestazione avrà sortito i suoi effetti finali e magari si profilerà anche la possibilità di valutare un ritocco finale tramite FUE.
    Il paziente è al centro dell’attenzione del Dr. GAMBINO e la premurosa e rassicurante telefonata post intervento ne è fedele testimonianza. Ho avuto sin da subito come premesso che la maggiore preoccupazione del professionista sia quella di scoprire gli obiettivi e le aspettative dei pazienti e di soddisfarle nel miglior modo possibile. A volte il paziente è reduce di una lunga odissea, come nel mio caso specifico, è dovere etico e morale fornire Noi un consiglio onesto e discreto in questo campo particolarmente delicato.
    Ho realizzato che a volte diamo troppa importanza al numero di unità follicolari trapiantate, in quella che a volte diventa una vera e propria maratona tra il professionista numericamente più abile, conferendo a questa delicata prestazione chirurgica una impostazione quasi imprenditoriale.Trovare l’attaccatura corretta non è semplice, non è sufficiente solo avere un’appropriata conoscenza delle varie tecniche e delle loro applicazione ma occorre anche aver sviluppato un senso artistico ed un occhio per l’estetica e l’armonia, peculiarità che contraddistinguono senza sorta di smentita il Dr. GAMBINO. La sua abilità determina la naturalezza ed il disegno di ogni trapianto di capelli.
    Vi ringrazio ancora una volta per la possibilità offertami, ribadendo a suffragio di quanto finora argomentato che provvederò nel tratto temporale successivo all’inserimento di fotografie, questo sarà sin da ora il mio impegno.
    Il trapianto di capelli è una questione di fiducia: ci si fida ed affida al professionista ed accorderei la medesima fiducia al Dr. GAMBINO senza ripensamento alcuno.
    Ho riacquisito la mia autostima, e soprattutto il desiderio di rispecchiarmi e di riflettermi ogni giorno in tutta la mia naturalezza!
    Ancora un grazie a Voi tutti e buon e felice autotrapianto!!!
    Vincenzo CATALANO
     
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    Concordo in tutto sono stato operato dal dot gambino nel 2008 ho anche un report nell' apposita sezione confermo il tutto professionista e persona squisita un top.
     
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  3. tef1
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    Aspettiamo foto
    Un grosso in bocca al lupo
     
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  4. Vixi1975
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    Grazie ragazzi di cuore a Voi tutti!
     
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  5. Vixi1975
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    Assolutamente si per le foto...ribadisco che sarà mio impegno a testimonianza di quanto anticipato...
    Nelle more mi rendo sin da ora disponibile a fornire dettagli ed indicazioni più precise a quanti evantualmente interessati relativamente alla mia positiva e fausta esperienza con il Dr. Vincenzo GAMBINO.
    Ancora buon pomeriggio e in gamba a tutti...
     
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  6. Zoro369
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    Personalmente mi fa sempre piacere sentir parlare bene del Dr. Gambino, perché in futuro vorrei sottopormi ad un intervento proprio con lui. Io l'ho incontrato 2 volte (novembre 2015 e maggio 2016) e si è sempre dimostrato una persona molto empatica e cordiale; al momento sto seguendo la cura (minoxidil 5% + finasteride 5 mg 1/4 di compressa) che mi ha prescritto lui stesso, avendomi all'epoca sconsigliato il trapianto.

    Considerate la mia situazione di partenza e quella attuale, direi che ho riscontrato un forte miglioramento, soprattutto nella zona frontale. Ciò nondimeno in futuro vorrei ridefinire ed abbassare la mia linea frontale e rinfoltire un po' il vertex.

    Ho due domande per te Vixi1975, sempre che tu possa rispondermi:
    1) Il Dr. Gambino pratica solo la STRIP oppure - che tu sappia - pratica anche la FUE in casi di calvizie meno estesa?
    2) Poiché il Dr. Gambino adotta un approccio conservativo, ritieni sia contrario al trattamento dei parietali, qualora il pazienta desideri "ritoccarli"?

    Ti faccio queste domande - sperando tu possa rispondermi - perché ho sempre portato un taglio di capelli corto (1) e perché mi piacerebbe dare più densità e definizione ai "triangolini" dei parietali che sono sempre stati poco densi (2).

    Per il resto, in bocca al lupo per il tuo intervento, ti auguro di ottenere un ottimo risultato! ;)
     
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  7. Vixi1975
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    Zoro369 anzitutto buongiorno.
    Ti rispondo con molto piacere. Per quel che attiene il primo quesito assolutamente si, il Dr. Vincenzo GAMBINO pratica anche la tecnica FUE. Considera che io tra qualche annetto dopo che i risutati del recente intevento con tecnica STRIP si saranno stabilizzati mi sottoporrò per il ritocco finale. Il professore è stato tra l'altro primo in Europa ad avere utilizzato il nuovo dispositivo Artas, il robot chirurgico, evoluzione massima nella tecnologia di estrazione per singolo bulbo nell’autotrapianto di capelli.
    Non sarei invece molto concorde nel definire conservativo il suo approccio nell'area donor, forse "rispettoso", ecco! Considera che i suoi interventi si attestano solitamente anche sulle 2.000 unità follicolari, poi ovviamente dipende dal caso singolo. In questi anni ho realizzato che non ci sono indicazioni universali ma ogni paziente è una storia a se. Ti posso dire per mia diretta eperienza che non è incline a depauperare in maniera selvaggia l'area donatrice, ma valuta anche in prospettiva futura quella che è l'evoluzione della calvizie di concerto con quelle che sono le nostre aspettative. Ritengo quindi di poterti anche in questo caso rispondere che non vedo limiti da parte sua nel trattamento della zona parietale.
    Per qualunque informazione riconducibile ovviamente alla mia personale esperienza sono a disposizione, anche perchè come ribadito già in precedenza conforterò questo mio report con l'inserimento di foto prima e dopo il risultato finale.
    Ancora saluti!
     
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  8. Zoro369
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    Grazie mille Vixi1975, mi hai dato esattamente le informazioni di cui avevo bisogno :D In effetti ricordavo che il Dr. Gambino fosse addirittura il primo in Europa ad adottare Artas (l'ho sentito qualche anno fa a Mattino Cinque, quando il Dr. Gambino era ospite, credo nel 2014), ma diciamo che volevo avere la "certezza" che praticasse anche FUE, perché credo tutto sommato di non avere un'alopecia estesa, anche grazie alla cure fatte in quest'ultimo anno e mezzo. È chiaro poi che l'approccio adatto al caso va sempre concordato con il chirurgo.

    Quanto all'approccio conservativo (di cui si parla sul sito web), naturalmente mi riferivo proprio alla sua attitudine a non depauperare la zona donatrice, motivo per cui il mio timore era che fosse contrario al trattamento dei parietali per non sprecare unità follicolari. È pur vero che - devo ammetterlo - il trattamento dei "triangolini" parietali sarebbe più un mio sfizio/ossessione personale, avendoli sempre avuti di calibro più sottile.

    Ad ogni modo ti ringrazio nuovamente per le informazioni e per la tua dettagliata testimonianza. Non vedo l'ora di guardare le tue foto! ;)
     
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  9. Vixi1975
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    Teniamoci in contatto allora e fammi sapere se effettuerai l'intervento dal doc Zoro 369! Tra l'altro nei miei interventi il Dr. Vincenzo GAMBINO ha prelevato unità follicolari anche dalla zona parietale,è l'area donatrice elettiva (SDA, Safe Donor Area) situata proprio nella regione parieto-occipitale. L’approccio più sicuro è comunque sempre quello più conservativo, che definisce il margine inferiore a partire dalla protuberanza occipitale e prosegue lateralmente verso la zona parietale con una larghezza di prelievo. Tra l'altro fino a qualche anno fa dominava la tendenza di lasciare la cicatrice di un precedente prelievo sicché, alla conclusione di più sessioni chirurgiche, il paziente si ritrovava con 2 ed anche 3 cicatrici, tra loro parallele. Tale pratica è oggi inaccettabile e, nel caso di un successivo intervento di autotrapianto, la vecchia cicatrice viene rimossa mantenendola al centro della zona del prelievo stesso. Ed è il solerte impegno che il Prof. si è impegnato a mantenere anche nel mio caso.
    Buon fine settimana...
     
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  10. Zoro369
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    È vero, allo stato attuale risulta essere l'approccio migliore e sono sicuro che, quando in futuro mi sottoporrò all'intervento, il Dr. Gambino saprà indicarmi la scelta più indicata nel mio caso. È una persona squisita, molto empatica e disponibile con i suoi pazienti, per questo sicuramente sceglierò lui quando sarà il momento :)

    Ad ogni modo sì, teniamoci in contatto Vixi1975 ;) E buon weekend anche a te! :D
     
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    ciao,
    Possiamo avere foto pre e post dei 2 interventi e qualche aggiornamento?
    Grazie mille in anticipo ;)
     
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  13. Anna67
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    Ciao a tutti, vedo che l'ultimo scritto risale ad 8 mesi fa ma mi auguro che qualcuno mi legga.
    A breve incontrerò anch'io il Dott. Gambino e spero così di trovare come voi, una soluzione al problema perché, da donna, è ancora più difficile guardarsi allo specchio, io che poi alla femminilità ci ho sempre tenuto.
    Sapete di donne che hanno risolto il problema della calvizie sulla nuca? Capelli sottili, sempre più sottili, che cadono, tante cure inutili ed ora ho quasi paura di lavarli, di sfiorarli ed il terrore di pettinarli.
    Se mi leggete, ho bisogno di parole da chi vive con lo stesso mio problema.
    Grazie Anna
     
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    Vedrai che ti troverai bene, Gambino è un professionista serio.
     
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  15. tamvise
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    Buonasera Anna...io a breve farò una visita col dottor Gambino...come ti sei trovata?
     
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17 replies since 28/3/2017, 10:49   15347 views
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