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charming
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CITAZIONE (Neb84 @ 2/9/2018, 13:10) CITAZIONE (charming @ 2/9/2018, 11:34) No neb non dovrebbe essere cosi. Intervenire tra i trapiantati ed indigeni sani è una cosa molto comune per diverse cliniche importanti. Il rischio riguarda sempre quelli miniaturizzati ma se il capello è sano e cade allora è un imperdonabile errore del chirurgo che ha causato transection Beh, ma un fattore di rischio in piu a lavorare tra i trapiantati/ indigeni piuttosto che su aree glabre comunque c'è. Che poi alcune "cliniche importanti", come le definisci tu, facciano questo tipo di intervento quotidianamente e con un margine di insuccesso/transection minimo sono d'accordo. Io non credo sia così però magari vediamo che dicono gli esperti . Vedo che hasson Feriduni e Koray ad esempio fanno in continuazione interventi di questo tipo e il risultato finale è sempre decisamente migliore del post prima operazione( io credo che recidere follicoli sia da incompetenti , e non rientra nel normale errore umano , hanno lenti magnificatrici e vedono le cose molto più grandi quindi ) Quello che pero sicuramente noto anche io è che i primi mesi post seconda operazione , la ricevente spesso ha pochi capelli come se nel primo intervento fosse ricresciuto pochissimo ma non ho capito se è perché sono corti ed esce fuori il limite del trapianto , limite che a capelli già di pochi cm non si vede più, o se è per schok loss temporaneo. Ma uno schok loss permanente in ricevente ripeto, secondo me non rientra nel normale rischio post seconda operazione
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