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Ciao a tutti ragazzi,
finalmente, dopo mesi di silente e meticolosa osservazione di questo splendido forum, mi trovo a debuttare con il mio primo commento proprio in apertura del report riguardante il mio intervento con il leggen...wait for it...dario dr. Pekiner.
La mia storia:
La mia storia è decisamente una storiella rispetto alla buona parte di quelle di cui sono venuto a conoscenza in questo forum, specialmente dal punto di vista dei tentativi di cure farmacologiche pre intervento.
Intorno ai 20 anni (attualmente ho 27 anni) ho iniziato a notare un leggero inizio di diradamento nella zona delle tempie ed in generale un leggero peggioramento a livello qualitativo della zona frontale.
Partendo da una densità iniziale elevata, complice anche un gradiente di peggioramento piuttosto basso, non me ne sono preoccupato attivamente fino all'età di 24 anni.
Giunto a quest'età, supero lo scoglio dell'esternazione del problema e sotto consiglio del medico inizio ad assumere finasteride 1mg.
Proseguo la cura per poco più 6 mesi quando decido di interrompere a causa del'insorgenza di qualche side insorto purtroppo proprio nel periodo in cui ho iniziato a frequentare la mia attuale fidanzata. Ero a conoscenza della possibilità dell'insorgenza di effetti collaterali e credo che, complice la situazione particolare, l'aspetto psicologico abbia giocato la sua parte.
Ad ogni modo, la mia situazione a 24 anni non era ancora "critica" se valutata sulla scala del disagio che guardarmi allo specchio mi procurava, pertanto decisi di interrompere la cura senza troppi problemi (non avevo notato visibili miglioramenti durante quei mesi ma so perfettamente che non è un range di tempo adeguato a dare alcun tipo di giudizio oggettivo a riguardo).
Long story short, dai 24 ad oggi non ho più seguito alcun tipo di cura, continuando a peggiorare molto lentamente negli anni.
In quest'ultimo anno mi è parsa aumentata la velocità di peggioramento e la mia abilità nel mascherare il problema con acconciature tattiche è stata messa sempre più a dura prova. Il livello di disagio verso me stesso è cresciuto al punto tale da farmi prendere in considerazione in maniera più concreta la possibilità di effettuare un trapianto.
So benissimo che il primo approccio da provare è quello farmacologico (o meglio, ne so di più ora a valle di tutte le ricerche effettuate pre intervento e grazie a questo forum) e ho tutta l'intenzione di proseguire in questo senso, tuttavia laddove la crapa è glabra non c'è cura che tenga; non avendo intenzione di passare un ulteriore anno o più in balia della paranoia e del disagio per uscire di casa, ho deciso di massimizzare gli sforzi con la combo cure + trapianto.
Nel giro di 3/4 mesi mi sono documentato parecchio e devo dire che questo forum per me è stato davvero una manna dal cielo.
Il percorso decisionale in termini di chirurgo è stato stranamente semplice. Citando Trastullino (perché non riuscirei a dirlo con parole migliori) "...volevo assolutamente una clinica in cui il dottore si occupasse personalmente dell'intervento, che lavorasse sulle hairline ad alta densità con naturalezza, e che avesse alle spalle un rateo elevato di casi di successo". Unica cosa che vorrei aggiungere è che sia dai report che da ricerche esterne ho avuto da subito la strana sensazione di potermi fidare completamente di questo dottore, è stato un mix tra oggettività dei dati raccolti e sensazione " a pelle".
Come dicevo dunque, nel giro di 3/4 mesi prendo la decisione definitiva e prenoto l'intervento per fine Ottobre; in preparazione all'intervento ricomincio la cura con finasteride 1mg a partire dall'inizio di Settembre. La cura è tutt'ora in corso e sebbene il tempo trascorso sia relativamente poco, non ho nessun effetto collaterale da segnalare.
Quadro famigliare
In famiglia lato padre c'è forse un solo caso di stato di calvizie avanzato (circa NW5) mentre gli altri non hanno capigliature fantastiche ma hanno tutto sommato i capelli al loro posto.
Lato madre la situazione è anche migliore.
Viaggio e Hotel
Per quanto prima di partire sfasassi nel leggere " non mi dilungherò sul viaggio.." nei report altrui poiché ero ansioso di avere il maggior numero di informazioni possibile per essere pronto ad ogni evenienza, ora non ho a mia volta voglia di dilungarmi sul viaggio :>
Per farla breve ho prenotato con la compagnia Pegasus, pagato veramente poco, con scalo a Istanbul.
Arrivato ad Ankara ho trovato ad attendermi il trasporto verso l'hotel come da copione (molto simpatico il driver, che se non ho capito male era il cugino della traduttrice Tugba).
Unica cosa da segnalare per il viaggio: il bagaglio ad Ankara lo troverete al ritiro dai voli internazionali e non dai nazionali come ci si potrebbe aspettare dato lo scalo.
Sull'Atakosk Hotel niente da dire, pulitissimo e molto comodo.
Operazione
Venendo ai fatti, l'operazione è stata suddivisa in due giornate da circa 1000 estrazioni e impianti l'una.
Il primo giorno sono stato accompagnato dall'hotel alla clinica da Saide (direttrice della clinica), dove ho incontrato anche Tugba, la simpaticissima traduttrice che mi ha subito trasmesso tranquillità.
Pochi convenevoli dopo ho finalmente avuto il piacere di conoscere lo staff e il doc. Fortunatamente le sensazione di fiducia "a pelle" di cui sopra ha trovato conferma già durante questo primo incontro; il doc mi ha fatto subito sentire a mio agio e questo senso di fiducia e tranquillità mi è rimasto per tutta la durata della permanenza ad Ankara.
Il doc mi visita e mi sembra rimanere un pochino allarmato quando gli racconto il motivo di stop con la finasteride nel 2016; nota qualche miniaturizzato in zona crown sebbene ci tiene a precisare che non si tratta di nulla di preoccupante per il futuro più prossimo, ma comunque resta un indicatore di un'aga non arrestata.
Tenendo in considerazione il fattore età e traendo le somme, il doc mi parla di un approccio conservativo, cosa che ovviamente mi aspettavo.
Ci spostiamo di stanza per le foto, rasatura e disegno dell'harline. Il dottore è veramente veramente meticoloso in questa fase, avremo impiegato almeno una mezz'ora per la definizione del disegno finale. Dopo aver preso le misure del volto per determinare l'altezza di partenza dell'hairline in funzione del rispetto dei parametri aurei, mi disegna l'harline praticamente definitiva che si può vedere nelle foto; gli chiedo se secondo il suo parere avrebbe senso intervenire per correggere i parietali leggermente arretrati (in particolare il dx) ma me lo sconsiglia in questo momento ed io accetto il suo parere di professionista.
L'unico accorgimento che gli chiedo è di abbassare il disegno dell'hairline di un paio di mm se in fase di intervento lo ritiene fattibile e lui mi conferma che non dovrebbero esserci problemi a riguardo.
Foto di rito da rasato e si comincia.
Le anestesie non sono state del tutto indolori nel mio caso ma comunque facilmente sopportabili.
L'operazione in sé l'ho trovata molto meno stressante del previsto, tant'è che mi addormentavo di continuo.
Estrazioni e innesti mattutini nel primo giorno sono filati lisci; il pomeriggio invece c'è stato un piccolo inconveniente. Durante l'estrazione pomeridiana, una Saide visibilmente preoccupata entra in sala per riferire al dottore che la polizia vuole incontrarmi 
Breve inciso: (la sera precedente, ho avuto problemi durante il check in in hotel poiché pare che non si riuscisse ad ottenere il mio HES code (codice necessario in periodo covid in Turchia per tracciare gli spostamenti nazionali); dopo circa un'ora di attesa nella hall mi hanno lasciato salire in camera e pensavo quindi che alla fine fossero riusciti ad averlo.)
Pare che in hotel avessero fatto un'eccezione e che in realtà del mio HES code non ci fosse ancora ombra. Dal momento che il codice viene generato a partire dai dati della carta d'identità o del passaporto, la polizia voleva vedermi per capire chi fossi e verificare il motivo di questo problema.
Alla fine dell'estrazione del pomeriggio abbiamo quindi dovuto sfrecciare con la mercedes di Kaan per raggiungere una specie di distretto con vari uffici amministrativi dove cercare di risolvere il problema.
Ovviamente mi sono partite le paranoie perché so che il tempo trascorso tra l'estrazione e l'innesto delle unità follicolari è un parametro importante per l'ottimizzazione della funzione obiettivo, ovvero la sopravvivenza delle grafts.
Devo dire però che anche questa questione è stata gestita veramente con il 100% delle loro energie, a partire dall'assistente di Kaan che ha guidato come un pazzo per fare più in fretta possibile, fino a Saide e Tugba che si sono sbattute come due albumi montati a neve per scovare il nocciolo del problema.
Viene fuori comunque che il tizio al controllo passaporti in aeroporto ha segnato male il codice della mia carta d'identità generando il mismatch di dati che rendeva impossibile scaricare il mio codice.
Tra andata e ritorno sono passati circa 50 minuti. Arrivato in clinica ci affrettiamo ad iniziare la fase d'innesto e il doc mi rassicura sul fatto che non sia trascorso troppo tempo e che le mie grafts stanno bene.
Il secondo giorno è filato tutto liscio, dopo la prima sessione di estrazione/innesti il disegno è praticamente terminato e con la sessione successiva viene perfezionata l'harline e inserita qualche imperfezione per garantire naturalezza al risultato.
Alla fine dell'operazione vengo bendato esclusivamente nella zona donatrice poiché sarei partito alle 4 del mattino successivo.
Prima di andar via il doc mi restituisce la sua temperatura sull'intervento ritenendosi molto contento e soddisfatto del lavoro svolto; dice di essersi trovato molto bene nel lavorare con la mia tipologia di capello e che non ha dovuto affrontare alcun tipo di criticità durante le varie fasi.
Dopo avermi rispiegato meticolosamente le cure e le attenzioni da tenere nella fase post operatoria, lascio finalmente la clinica alla volta dell'hotel e successivamente dell'Italia.
Menzioni d'onore:
La prima va a Tugba che è stata una presenza davvero piacevole ed essendo un'amica (d'infanzia mi sembra di aver capito) di Kaan ha contribuito a creare un clima famigliare e accogliente oltre che essere stata molto utile nella gestione dell'imprevisto.
La seconda va alla cuoca della clinica che cucina in maniera veramente eccezionale, complimenti.
Ringrazio tutti quelli che si interesseranno al mio caso e vorranno condividere con me le loro opinioni durante questo lungo percorso, ma ringrazio anche tutti quelli a cui magari non fregherà nulla di partecipare attivamente in questo report ma che hanno contribuito altrove all'interno di questo forum a darmi la possibilità di documentarmi consapevolmente per arrivare a questo punto.
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