Buongiorno amici

Oggi vi scrivo per qualcosa di personale (come non facevo da quando ero alle superiori ) per parlarvi di una cosa che mi sta facendo stare davvero molto male.

L'argomento di cui vi volevo parlare è il mio attuale lavoro e passo subito al sodo.


Rivesto il ruolo di impiegato commerciale in un'azienda, ma le cose non vanno per niente bene.

Ho iniziato a lavorare lì il 10 luglio, nel frattempo fino alla chiusura per l'estate (l'8 agosto fino al 27) ho dovuto imparare tantissime mansioni con una fretta incredibile, come inserimento ordini, generare bolle di trasporto, calcolo delle spese di trasporto, riparazioni, sostituzioni e a volte anche ruoli che non mi competevano (aiutare il corriere a caricare i bancali sul furgone, svolgendo un ruolo che non mi compete ed entrando in magazzino senza protezioni antinfortunistiche).

Il tutto accompagnato da pressioni psicologiche nonostante la mia velocità nell'imparare le cose (frasi come "questi fogli li hai pinzati col c**o", "la ragazza prima di te è durata 3 mesi e poi l'abbiamo lasciata a casa perché sbagliava troppe cose" oppure "se sei così lento a fare questo lavoro in una mattinata mi costi troppo").

L'azienda mi ha assunto con contratto a tempo indeterminato (per incentivi sui loro sgravi fiscali che mi ha apertamente comunicato l'agenzia tramite la quale ho trovato il posto) ma ho dei seri dubbi su quanto possano pretendere da un ragazzo nella mia situazione.

Mi piacerebbe ricevere il parere di utenti più esperti, perchè la situazione sta diventando logorante (oggi il medico mi ha assegnato un giorno di malattia a causa di un gastrite che mi ha causato vomito sul lavoro).

Vi ringrazio tantissimo, un abbraccione