REPORT DI 5ALFA-REDUTTASI-TIPO2

3998 u.f. con D. Victor Hasson

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. MisterOne
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ok ho capito, giustissimo ragionamento!!!!

    Per Capa:
    si questa pare sia un'annata un po del cavolo...però come bene non può sempre andare, anche male non può sempre andare, confido un cambio di tendenza fisiologico delle cose!!!
     
    .
  2. Iphotesy
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ok , abbiamo una situazione in cui la clinica , e non puo' fare altrimenti , ha constatato una mancata ricrescita.
    Si parla di professionalità , nel concedere una riparazione , non integrale , a quanto accaduto.
    Come qualcuno già sà , per me la professionalità , inizia nell'individuare chiaramente le cause della mancata riscrescita , se manca questo passaggio , in caso Alpha ci darà delucidazioni , per me , non siamo nel campo della professionalità , malgrado si offra un intervento parzialmente ristorativo del disagio subito ,ma del marketing.
    E' indubbio che la colpa di tale posizione delle cliniche è delle cliniche stesse (Il caso di Alpha è un esempio , ma potremmo fare lo stesso discorso per tutti i casi , andati male , di ogni clinica).
    Il paradosso è che il paziente paga per ottenere il massimo risultato auspicabile , e proprio per questa ragione si rivolge ad un top , ma il top non puo' garantire il risultato ma solo di eseguire l'intervento secondo i suoi standard collaudati . La ricrescita non è garantita . Eppure se un caso su 10 , non dà il risultato sperato , e qui attenzione perchè molte cliniche e loro consulenti dichiarano che la "loro" ricrescita si attesta sul 90/95% , il paziente puo' essere rioperato oppure gli viene offerto un rimborso .
    Bene , anche io sono un professionista , in altro settore , e sono tenuto a dire al mio cliente le ragioni di un mancato successo , (anzi ad avvisarlo prima e dissuaderlo se mancassero le premesse) o successo parziale . Nel mio campo , anch'esso aleatorio , se mi giustificassi con il fattore "x" o fattore "culo" farebbe di me un pressapochista e potrei chiudere domani.
    Siccome , certamente , le leggi pur mutando , ad oggi tutelano piu' il chirurgo estestico che il paziente , nessuna clinica deve obbligarsi a garantire un risultato, o meglio il miglioramento , anche minimo , sarebbe sufficiente . Ed allora , perchè se non si obbligati a garantire nulla si fà marketing pompando le percentuali? Ovvio che il bilanciamento tra rischi e vantaggi quando , non contrattualmente , ma nei forum si dichiarino percentuali altissime , induce a credere che il trapianto al 90-95% delle volta sarà un successo . E attrae clienti . Per fortuna i casi degli utenti , spesso aprono gli occhi e dimostrano che non sempre anche da un top , si ottiene il massimo.
    Inoltre , un consenso informato , messo in mano lo stesso giorno dell'intervento (se così fosse ) è solo da firmare .
    Dovrebbe essre invece allegato ad ogni preventivo : Non perchè cambi chissà cosa , ma perlomeno , si deve avere il tempo di comprendere a cosa si và incontro.
    Io credo che sia giunto il momento che tutti noi utenti abbiamo da tutte le cliniche delle risposte PUBBLICHE e CHIARE .
    Non , come in altri casi , si giunga a trattative private tra clinica e paziente (dopo la denuncia sul forum) , che han fatto si che utenti oggi lamentassero di tutto e di piu' e domani , chiedevano la cancellazione di tutto cio' che li riguardasse , ritirando tutte le loro lamentele .
    Questo , non è possibile :Le cliniche devono intervenire in pubblico per chiarire le ragioni di un intervento insoddisfacente , poi se si parla di somme , invece che di intervento gratutito o parzialmente ristorativo , l'importo rimane secretato,giustamente.
    In questo caso , Alpha dice che la clinica ha ammesso l'errore . Bene qual'è questo errore . Io lo voglio sapere , per il bene suo e di tutti . E la clinica me lo deve dire , non alpha. Tutti vediamo che non c'è stat ricrescita , ma quali sono le ragioni? Eppure Alpha aveva le assistenti di maggior esperienza nell'innestare !
    La dermatite ? Bene , ed allora nella istruzioni del pre si dica che è necessario che l'utente , visto che ci son sempre almeno 6 mesi prima della surgery , si rechi da un dermatologo che verifichi lo stato del suo scalpo e la diagnosi e l'eventuale cura , quindi il referto siano tramessi alla clinica e facciano parte della CARTELLA CLINICA COMPLETA E FINALIZZATA ALLA SURGERY del paziente .
    Non ci vuole molto : Un paziente in condizioni di dermatite , puo' non essere operato . Credete che quel giorno , con la sala chirurgica pronta , sia rifiutato per una dermatite , salvo che lo scalpo non sia estremamente infiammato !?
    Questa non è una critica mirata ad Hasson , il quale ha anche sconsigliato la surgery a ragazzi con lo scalpo teso o consiglia di rimandare l'ht e usare fina , ma dovrebbe essere un passo che tutte le cliniche dovrebbero valutare : Cioè , far arrivare il paziente nelle migliori condizioni possibili il giorno dell'operazione . E questo , è ancor di piu' necessario se la clinica è all'estero e non è possibile un consulto dal vivo . Un professionista , in qualsiasi campo , e qui si parla di etica , non dovrebbe accettare un incarico se mancano le condizioni per conseguire il risultato che il cliente vorrebbe , seppur il professionista certamente applicasse un protocollo immacolato , e non è tenuto a garantire nulla . L'etica , non viene meno con il consenso informato.
    Seppoi , il paziente arriva con uno scalpo perfetto , le possibilità di ricrescita andranno a vantaggio dello stesso e della clinica .
    Anzi un dermatologo o alcuni qui in Italia , dovrebbe essere convenzionato , sempre , per ,dare il suo parere sulle condizioni dello scalpo , stabilire se del caso una cura e seguire periodicamente l'evoluzione del post op, a vantaggio , sia della clinica che del paziente . E ,capiamoci bene , non perchè la clinica sia obbligata . Ma perchè la clinica si trova all'estero e non puo' visitarmi , con un dermatologo dal vivo . E IL GIORNO DELLA SURGERY SAREBBE INUTILE.
    Assolutamente non è possibile , davanti a fatturanti di milioni di euro all'anno , non dare risposte quante piu' precise possibile su cio' che sia andato storto. La riparazione da sola , non è una risposta professionale .
    La domanda sorge spontanea : Chi garantisce che un secondo intervento non vada come il primo , se non si è individuato la causa dell'errore in maniera certa?
    Con che logica , il paziente si riaffida a chi non ha dato risposte certe ?

    Nel 2011 , dietro un giro di miliardi , ancora non si hanno certezze , perchè mancano dei passaggi tra cliniche e utenti .
    E parliamo di fattore "culo"? O di annata negativa? Ma che siamo in agricoltura? Vi rendete conto , di che aberrazione sia?
    Spero che , visto che ho già fatto presente in meniera piu' articolata allo staff , questa esigenza , già mesi fà , la pubblica discussione porti qualche cambiamento nei rapporti clinica e paziente , in cui la professionalità sia prima , durante e dopo l'intervento , a tutela di tutti , delle cliniche e dei pazienti.
    Ricordate inoltre che gli innesti , la loro profondità , il posizionamento son fatti a mano e le caratteristiche dello scalpo , per es spessore della pelle , posson variare da soggetto a soggetto , quindi l'unico errore è nella esecuzione , il post op o il pre , salvo che davvero la dermatite provochi l'espulsione delle uf , con tutto il bulbo (..mah se fosse così , non và messo e sottolineato dieci volte nelle istruzioni pre op ?) o veramente il paziente sia masochista e faccia tutto il contrario delle istruzioni pre e post op . Cosa alquanto rara. E comunque se fosse seguito , sia prima e dopo , si avrebbe un monitoraggio, a vantaggio di tutti.
    Anzi spero , che anche questo aspetto della profondità personalizzata delle incisioni abbia delle risposte chiare .
    Come fà il chirurgo a stabilire a che profondità scendere con l'incisione . Dopo 5 anni di forum ancora io non lo so!
    Voi lo sapete? Spero in qualche risposta seria e in qualche cambiamento tangibile!

    Con immensa solidarietà verso il mio amico Alpha!

    Edited by Iphotesy - 17/5/2011, 14:14
     
    .
  3. duca71
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ha ragione Iphotesy perfettamente,bravo,non siamo in agricoltura ne a fare una lotteria,qui si tratta di mancanze...........assistenti impreparate,personale insufficiente,dottore stressato nell' eseguire troppi interventi durante la settimana per fare cassa ecc- ecc.,e se sbaglia Hasson(15 anni d' esperienza) non oso pensare cosa possano combinare altri dottori.Noi utenti anzichè dividerci tra strip o fue,tra simpatizzanti per quello o questo dottore dovremmo far fronte comune per ottenere diritti,assicurazioni ed anche trattamenti migliori.E' un mondo quello dei trapianti pieno d' interessi e di conseguenza subdolo ed ingannevole.
     
    .
  4. rummenigge
        Like  
     
    .

    User deleted



    ricordiamoci solo che [purtroppo] la medicina non è una scienza esatta. anche se ci opera jesus christ in persona. le variabili fisiologiche possono essere infinite. detto questo, solidarietà a 5alfa, e sono sicuro che al prossimo giro tutto andrà per il verso giusto.

    kalle
     
    .
  5. Iphotesy
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (duca71 @ 17/5/2011, 14:20) 
    Ha ragione Iphotesy perfettamente,bravo,non siamo in agricoltura ne a fare una lotteria,qui si tratta di mancanze...........assistenti impreparate,personale insufficiente,dottore stressato nell' eseguire troppi interventi durante la settimana per fare cassa ecc- ecc.,e se sbaglia Hasson(15 anni d' esperienza) non oso pensare cosa possano combinare altri dottori.Noi utenti anzichè dividerci tra strip o fue,tra simpatizzanti per quello o questo dottore dovremmo far fronte comune per ottenere diritti,assicurazioni ed anche trattamenti migliori.E' un mondo quello dei trapianti pieno d' interessi e di conseguenza subdolo ed ingannevole.

    No attenzione , io no dico questo . La preparazione della clinica H & W nell'esecuzione è un dato di fatto.
    Altrimenti , e come sempre , si finisce nella polemica fine a se stessa e non costruttiva:

    Vorrei un impegno serio delle cliniche estere nella fase pre e post , con la collaborazione di un dermatologo qui in Italia .Se davvero la dermatite inficia il trapianto , è comune interesse prevenire e metterlo a lettere cubitali nelle istruzioni per e post op . Una cartella clinica , corretta , dovrebbe includere anche la consultazione dermatologica.
    Vorrei chiarezza su dettagli tecnici come la profondità degli innesti , come il chirurgo stabilisce , da soggetto a soggetto , la profondità dell'incisione . Possibilmente visto che i dati tecnici dell'intervento ci sono , si dovrebbe aggiungere anche qualcosa sulla profondità delle incisioni .
    Vorrei che la clinica intervennisse , a mezzo dei chirurghi (Riferito a tutte ) non dei consulenti, dicendo chiaramente quali siano le ragioni di una ricrescita scarsa . Cosa che percentualmente accade a tutti . Visto che tutte fanno anche marketing , dichiarando percentuali di ricrescita molto alte.
    Cortesia loro e convenienza di tutti , cliniche ed utenti, si intende . Ma la professionalità è anche questa.
     
    .
  6. Slevin21
        Like  
     
    .

    User deleted


    Rumenigge che significa la medicina non è una scienza esatta?Ma allora non sarabbe meglio mettere un disclaimer "Attenzione su 10 trapianti 3 vanno male o ricresce poco",perchè qui le statistiche mi sembrano così.Pure a me da fastidio sta cosa del terno al lotto e il dover per giunta giustificare la clinica.La gente se ne va dall'altra parte del mondo pagando profumatamente,quindi si esige il 100% della professionalità.Oramai questi casi non sono un'eccezione ma dobbiamo prenderne atto,mi riferisco a tutti i chirurghi, che sono una costante.
     
    .
  7. rummenigge
        Like  
     
    .

    User deleted



    slevin, non andiamo fuori dal seminato. ho detto medicina, non professionalità.
    è ovvio che noi dobbiamo scegliere i migliori professionisti, e che loro debbano performare sempre al top.

    K.
     
    .
  8. duca71
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Iphotesy @ 17/5/2011, 14:41) 
    CITAZIONE (duca71 @ 17/5/2011, 14:20) 
    Ha ragione Iphotesy perfettamente,bravo,non siamo in agricoltura ne a fare una lotteria,qui si tratta di mancanze...........assistenti impreparate,personale insufficiente,dottore stressato nell' eseguire troppi interventi durante la settimana per fare cassa ecc- ecc.,e se sbaglia Hasson(15 anni d' esperienza) non oso pensare cosa possano combinare altri dottori.Noi utenti anzichè dividerci tra strip o fue,tra simpatizzanti per quello o questo dottore dovremmo far fronte comune per ottenere diritti,assicurazioni ed anche trattamenti migliori.E' un mondo quello dei trapianti pieno d' interessi e di conseguenza subdolo ed ingannevole.

    No attenzione , io no dico questo . La preparazione della clinica H & W nell'esecuzione è un dato di fatto.
    Altrimenti , e come sempre , si finisce nella polemica fine a se stessa e non costruttiva:

    Vorrei un impegno serio delle cliniche estere nella fase pre e post , con la collaborazione di un dermatologo qui in Italia .Se davvero la dermatite inficia il trapianto , è comune interesse prevenire e metterlo a lettere cubitali nelle istruzioni per e post op . Una cartella clinica , corretta , dovrebbe includere anche la consultazione dermatologica.
    Vorrei chiarezza su dettagli tecnici come la profondità degli innesti , come il chirurgo stabilisce , da soggetto a soggetto , la profondità dell'incisione . Possibilmente visto che i dati tecnici dell'intervento ci sono , si dovrebbe aggiungere anche qualcosa sulla profondità delle incisioni .
    Vorrei che la clinica intervennisse , a mezzo dei chirurghi (Riferito a tutte ) non dei consulenti, dicendo chiaramente quali siano le ragioni di una ricrescita scarsa . Cosa che percentualmente accade a tutti . Visto che tutte fanno anche marketing , dichiarando percentuali di ricrescita molto alte.
    Cortesia loro e convenienza di tutti , cliniche ed utenti, si intende . Ma la professionalità è anche questa.

    Ti ricordo che stai parlando con uno che da Hasson c'e' stato nel 2005 e nel 2010,nessuno mette in dubbio le loro potenziali capacità anzi a tuttora sono i numeri uno le chiacchere se le porta il vento,cazzo avevi iniziato cosi bene ed adesso mi parli di dati tecnici o dermatologi,ma vuoi che Hasson non sappia riconoscere una dermatite dopo aver visto qualcosa come almeno 5000 crani,qui si tratta dell' abc di un trapianto,percentuali di ricrescita,densità,e semmai di effettuare delle analisi del sangue per fare test di coagulazione valori del ferro anemie e quant' altro,io vedo che noi ci creiamo molti problemi facciamo tantissime disquisizioni ma dall' altra parte le cose le fanno molto più semplici credimi.Qui si tratta di fare gruppo, fronte comune,altrimenti saremo sempre qui a discutere a farci tante paranoie tra complessati senza avere sufficienti garanzie ed un minimo di chiarezza.
     
    .
  9. Iphotesy
        Like  
     
    .

    User deleted


    Caro Duca , io non parlo con te , ma con tutti . Pero' visto che tu ti rivolgi al sottoscritto , contraccambio la cortesia.
    Esatto Hasson , sà riconoscere una dermatite (..non c'era da dubitarne) ma senza visita preliminare la riconoscerebbe il giorno dell'intervento ! Mi pare un po' tardi , non trovi?
    Nel caso di Alpha si presta così tanta attenzione a questo aspetto. Addirittura da consigliare un determinato periodo per il trapianto,quello estivo.E si intende imputare , la possibilità che questo fattore abbia influito nella scarsità di risultati del primo trapianto ,forse ti sfugge questo aspetto.
    Cio' conferma quello che sostengo e cioè che stavolta (sarebbe stato meglio sin dal primo ht) la clinica vuole il paziente nelle migliori condizioni possibili.
    Quindi cerca di cogliere il senso del mio discorso:

    1) La dermatite influisce ? Bene , allora perchè non stà nelle istruzione pre e post op? E perchè sta dermatite influisce "dopo " e non il giorno dell'intervento, magari facendolo rimandare?

    2) Se la dermatite influisse , allora mi pare logico , evitare che sia operato chi non stia con lo scalpo a posto !E per fare questo , visto che la clinica , si trova all'estero , si dovrebbe convenzionare con un dermatologo quà , perchè la cartella clinica la fà la clinica, non il paziente, per chi volesse controbbattere sul fatto che è suo interesse andarci , dopo che paga somme consistenti per affidarsi ad un top!


    3) Anche un caso su 100 , di un paziente , come alpha , che mettiamo , non abbia avuto il massimo , ma anzi il minimo ,per via della dermatite (è certo o è una ipotesi? intanto mi chiedo? Chi mi risponde ?), e lo dicono loro , non dovrebbe mai spendere un euro se il suo scalpo non fosse a posto . Perchè se ci sono istruzioni pre op (In cui sta dermatite non compare), queste sono compilate dalla clinica nell'interesse di conseguire il miglior risultato . Non sei d'accordo ?

    Dunque , dire che un trapianto non riesce e PUO' aver influito la dermatite , non è sufficiente . E se fosse una delle cause possibili di insuccesso , e potrebbe anche esserlo se lo scalpo fosse molto infiammato, non è logico secondo te , far si che preventivamente questo fattore negativo sia individuato e curato e che la clinica , che,invece, è tanto attenta , alle istruzione pre-op , e esami vari , punti il dito anche su questo aspetto?

    Dopo 5000 teste , direi anche 10.000 , è ora o no , che ci sia chiarezza? Le cliniche lo sanno perchè le uf non attecchiscono in certi casi . Dermatite o non dermatite , spero di aver reso il concetto . Di certo pero' non vengono a dirci che si è trattato di un errore in fase incisione o innesti , almeno io ste parole non le ho mai sentite da nessuno! Allora è interesse anche del paziente , arrivare con lo scalpo a posto , perchè così lo spettro delle possibili cause (o concause )di insuccesso si riduce.....
    Altrimenti perchè rioffrire il repair, per fare ,consapevolmente ,un'altro "guaio"?

    Edited by Iphotesy - 17/5/2011, 18:52
     
    .
  10. peppepitu
        Like  
     
    .

    User deleted


    Io ritengo che Rumme abbia colto nel segno effettuando una distinzione tra aleatorietà della medicina e professionalità; che la medicina non sia una scienza esatta è un fatto lapalissiano e non solo in campo estetico; ogni atto medico, anche il più banale, comporta una percentuale di rischio ineludibile ovvero rischio che, malgrado tutte le precauzioni adottate dagli operatori in termini di qualità di intervento (mettendo dunque nel calderone preparazione, attenzione, disponibilità, macchinari all'avanguardia ecc...), comunque rimane perchè insito nella natura stessa della procedura e legato ad una risposta individuale che statisticamente può essere immaginata ma non prevista con la massima certezza; ci sarà cioè una seppur minima discrasia tra risposta attesa e risposta reale.
    Avete presente la curva gaussiana??? non tutti gli eventi cadono nell'area centrale ma qualcuno, in numero minore man mano che ci si allontana dal centro, cade nelle 2 code della curva!
    Acclarato questo, concordo con ipho con la necessità dei pazienti di essere più tutelati in termini di preventiva riuscita dell' intervento; concordo con tutte le precauzioni preliminari suggerite ,ma vi assicuro che, pur prese, non comporteranno un matematico raggiungimento del risultato ma sposteranno ancor di più verso il centro della curva di Gauss sopracitata il numero di eventi senza mai azzerare il rischio di non riuscita!
    L'imponderabile inspiegabile, pur doverosamente minimizzato, permarrà!

    Edited by peppepitu - 17/5/2011, 19:13
     
    .
  11. duca71
        Like  
     
    .

    User deleted


    Iphotesy adesso mi piaci,adesso ci siamo ben capiti,è ora di fare alcuni passi indietro sui trapianti,chiarezza nel bene di tutti,dobbiamo far valere le nostre ragioni.
     
    .
  12. Iphotesy
        Like  
     
    .

    User deleted


    E' esattamente quello che intendo . Se ridurre un rischio , comporta uno sforzo minimo , a fronte di un sacrificio economico, e non solo, importante e nell'interesse di entrambe le parti , perchè non pensarci, seriamente.
    Mi scuso con Alpha , se ho utilizzato il suo report e , per forza di cose , la clinica che l'ha operato.
    Ma tale discorso , per me implicitamente , dovrebbe essere esteso a tutte le cliniche che giustamente han dato prova di essere professionali . Uno sforzo in piu' , in termini preventivi e successivi , andrebbe fatto , vista anche la distanza fisica tra paziente e clinica,in nome della professionalità . Arriviamo con le migliori condizioni possibili e manteniamole nel corso della ricrescita.
    Come ripeto , poi si opera a mano ; non è un computer che seziona le uf ,incide ed innesta , quindi il rischio ,come in tutte le cose , fà parte del pacchetto .
     
    .
  13. 5alfa-reduttasi-tipo2
        Like  
     
    .

    User deleted


    la risposta e'semplice : ammettere un errore umano e' disdicevole e contro ogni logica del mercato ai fini dell immagine della clinica e del marketing . Imputare il tutto alla dermatite e facile , conveniente e sicuro anche per un futuro insuccesso per 3 motivi : 1 la dermatite e cronica e non si cura mai del tutto e mai sufficentemente bene ( io le ho prvate tutte fidatevi ) 2 la cura e l eliminazione della dermatite sono sempre a carico del paziente 3 proprio per i primi due motivi precedenti e una variabile incontrollabile che ben gioca a vantaggio di chi non vuole o non puo ammettere proprie ( sempre che ci siano ) responsabilita
     
    .
  14. Iphotesy
        Like  
     
    .

    User deleted


    Per questo , quando il paziente arriva nelle migliori condizioni possibili , certificate da un altro medico dermatologo (basta una email per trasmetterne le risultanze) , la scelta se operarlo o meno è della clinica (anche se la dermatite non fosse del tutto risolta) . A quel punto , chi deve sapere, sà e per tempo. E il "potrebbe essere che " , il "potrebbe darsi che" , non interessano piu'.
     
    .
  15. rummenigge
        Like  
     
    .

    User deleted



    quoto il sempre che ci siano sopra. nello specifico, non conosco il caso nei dettagli quindi non mi permetto di dare giudizi ulteriori.
    in linea generale, tutto bello et giusto, anche se a mio modesto avviso è in primis cura del paziente arrivare in sala operatoria nelle migliori condizioni possibili, ovviamente seguendo le indicazioni preventive del chirurgo stesso. idem per il post-operatorio, da seguire alla lettera. sembrano ovvietà, ma molte volte vengono ahimé trascurate.

    kalle
     
    .
219 replies since 12/5/2010, 19:44   13599 views
  Share  
.
Open chat