Report di Hope

3408 grafts FUE su NW5 con Dr. Kaan Pekiner

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    SCHEDA TECNICA

    Età del paziente: 40

    Scala Norwood: 5

    Cure farmacologiche seguite e situazione pre operatoria: Finasteride a fasi alterne (abbandonata per molto tempo) nel corso degli anni precedenti. Cura con finasteride a dosi ridotte dopo il trapianto.

    Tipo di capello: liscio, calibro medio

    Strategia d'intervento: ricostruzione di hairline, front e mid. Preservazione della donor in vista di un secondo intervento per il crown. L'operazione si è tenuta nei giorni 12, 13 e 14 aprile 2018.

    Dati intervento:

    Estrazioni, incisioni ed innesti eseguiti personalmente dal dottor Kaan con tecnica FUE manuale.

    Graft singole 443

    doppie 1546 (3092 capelli)

    triple 1023 (3069 capelli)

    multiple 396 (circa 1584 capelli)

    Densità d'innesto: 50 grafts per cm2 in hairline a scalare verso il mid

    Totale grafts: 3408
    Totale capelli: 8188
    Media capelli per graft: 2.41

    A breve le foto e il racconto del paziente.

    Edited by first_duty Dr. Pekiner Clinic - 23/2/2019, 15:01
     
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    Scusatemi il ritardo...

    Un saluto a tutti, e anche un sentito ringraziamento sopratutto per la pazienza che avrete nel leggere il lungo resoconto della mia trasferta in Turchia nella preziosa clinica del dottor Kaan Pekiner, sarò sicuramente un po’ lungo e tedioso, ma purtroppo questa è stata la mia prima volta all’estero, e il viaggio è andato un po’ così come è venuto, ma spero cmq di essere utile a tutti coloro che necessitano d’aiuto per curare questo brutto inestetismo.

    Come tutto ebbe inizio
    La mia storia o forse il mio viaggio, inizia molto tempo fa, già verso i 18 anni, ovvero quando i miei capelli cominciarono ad espatriare per conto loro (mentre Vi scrivo di anni ne ho già 40). C’è da dire che allora avevo una attaccatura molto bassa anzì troppo, e una buonissima densità e quindi inizialmente non mi diede fastidio, anzì, con la fronte alta i capelli non mi andavano sugli occhi.
    Inoltre fin da adolescente, soffrivo di una forfora particolarmente grassa e oleosa (seborrea oleosa) che si accumulava sotto le unghie in notevole quantità, per anni ho cercato uno shampo adatto a combatterla: le condizioni peggiori per i capelli! Per un certo tempo verso i 22-25 anni, non ricordo bene, abboccai al carrozzone mediatico della Crescina, mi accorsi già poco tempo dopo dell’abbaglio preso, passai al solo uso del Minoxidil, ma senza grandi risultati e infine approdai al santo Graal di tutti gli stempiati ovvero alla finasteride nella sua manifestazione più potente e oscura: La “Propecia”, ma ignaro dei nefasti effetti collaterali la usai 7/7 fino a che recuperai grandissima parte di tutti miniaturizzati e direi che verso i 28-29 avevo ancora un bel ciuffone, ma con il sovraggiungere dei maledetti sides smisi di usarla per un intero anno e più, fino a chè non sparirono questi spiacevoli effetti, ma con essi sparirono anche tutti i capelli. Quindi dai 30 anni ad 6 mesi orsono andai un po’ a tira e molla con la Propecia, ma con crescente diradamento che dal front cominciava ad palesarsi anche sul crown. Fino a che 6 mesi orsono arrivai alla conclusione che occorrreva prendere una decisione, il tempo dei compromessi era finito.
    C’erano quindi solo due strade: o ci si curava bene con mezzi più efficaci oppure si smetteva con i farmaci per sempre e si accettava il fatto di diventare stempiati per il resto della vita. Optai per la prima scelta, deciso a trovare a breve un chirurgo adatto allo scopo.
    Così ripresi a prenderere la Fina/Propecia con regolarità, ed ebbi una risposta quasi immediata con 4-5 mg a settimana provai anche il Proscar con dosaggio 7/7 (il Proscar lo sento di meno e non mi da gli stessi effetti benefici della Propecia, diciamo che mantiene, però non lo mai usato prima quindi va ancora testato), poi di nuovo una confezione di Propecia, che sto per finire, perchè volevo di nuovo ancora più spinta, il mio organismo rispose bene è recuperai parecchio. L’aspetto cure post-intervento fu quello che mi spinse ad avere un atteggiamento prudente nei riguardi dell’intervento stesso ossia nel limitare il numero di grafts impiantabili a 3400 uf circa per coprire almeno il frontal e il mid-scalp, e infatti poco prima di partire sentii che nella foga stavo esagerando il dosaggio della Fina e per 3 giorni di fila smisi di prenderla.

    La scoperta del Dott. Kaan Pekiner e il viaggio in Turchia
    Fortunatamente girando sul web trovai questo forum e osservando fra i vari report, pescando nel mazzo, pescai benissimo con il Dottor Kaan Pekiner, sopratutto ho valutato per la scelta i report dei pazienti che erano tutti positivi se non proprio entusiastici. Quindi a Novembre scorso, credo, contatto il consulente italiano del dottore, a cui invio le foto, per un intervento a prezzo scotato in cambio di un report documentato e aggiornato sul forum.
    Purtroppo qui cominciano le noti dolenti, infatti per la mia 1° volta all’estero con un po’ d’inglese imparato da autodidatta purtoppo solo studiato, ma non praticato, mi accingo a partire l’11 aprile scorso, a mezzo Turkish Airlines classe economy, che oserei dire è un ottima compagnia, del tutto o quasi impreparato al trasbordo aereo. Per il viaggio mi ero fatto anche una polizza assicurativa sanitaria, obbigatoria a leggere il sito dell’ambasciata turca al costo di 26 euro circa, utile, ma che nessuno delle autorità mi ha mai chiesto. Arrivato con qualche difficoltà la sera ad Ankara, (state attenti ad non allontarvi troppo dai Gate anche se vi dicono che è presto) trovo ad attendermi l’autista del dottore e da lì vado all’hotel il Check-Inn dove lo staff del Doc mi aveva prenotato fino a domenica mattina, fino ad adesso volo in economy 282 €, albergo 180 € tutto OK! Il giorno dopo giovedì 12 avrei incontrato e parlato per la prima volta con il dottore, perchè Tugba (l’interpetre del dottore) la sera stessa del mio arrivo mi aveva contatto per accompagnarmi la mattina dopo.
    La clinica del Doc è su una lieve salita proprio davanti all’hotel Check-inn, molto vicina e comoda da raggiungere a piedi, ma attenti se siete vecchietti e sedentari come me, al 3° giorno di intervento vi accorgerete di affaticarvi a percorrerla, nulla di drammatico, basta andare più piano, partendo in anticipo.

    L'intervento
    1° giorno: Alle 8.20 del mattino insieme a Tugba mi dirigo verso la clinica, la traduttrice mi fa notare che proprio sotto alla mia stanza d’hotel c’è un supemarket dove si può comprare di tutto a prezzi contenuti, a saperlo non mi sarei portato nulla da casa.
    Sorpresa trovo già lì sul posto un altro paziente, già operato, un giovane cittadino russo molto gentile, come avrò modo di conoscere successivamente è che ripone la massima fiducia nelle abilità del Dott. Kaan. Nell’Incontro con il dottore, grazie all’interprete, parliamo del più e del meno relativamente al problema. Poi passiamo alla rasatura da cui il nostro luminare mi informa che la mia area donor è buona e subito dopo andiamo diretti alla traccia della linea sulla fronte, costeggiando i pochi indigeni superstiti troviamo velocemente la curva cercata, un assolutamente perfetta e simmettrica attaccatura alta come richiesto. Prendiamo le misure dell’area da coprire e facciamo le foto del pre-intervento. Siamo pronti ad iniziare.
    C’è da dire che mi aspettavo un clima in Turchia più freddo è invece rispetto all’Italia e al giorno della mia partenza era molto più caldo sono arrrivato con il maglione, la sciarpa di lana e la giacchetta di pile mentre le persone li stavano quasi in maglietta!!! In pratica sudando mi ero di nuovo raffreddato!
    Il primo giorno non ero inoltre molto preparato a ciò che mi aspettava, non abituato con l’anestesia locale, non mi riusciva di trovare una posizione per le braccia sul lettino e avevo le vie respiratorie ostruite, catarro, naso chiuso, ansimavo, uno stato quindi drammatico sia per me che penso anche per il Doc. Prima sessione estraiamo 600 uf nella seconda solo 400 la battaglia inizia male. Il Doc vedendo il mio stato di sofferenza opta per una ritirata strategica ricorrendo il giorno dopo a una buona dose di Vix Sinex (che mi regala insieme ad un altra farmaco per la tosse) e di ciò non posso che essergli grato. E bendato torno moggio, moggio al Check-Inn.

    2° giorno: Il 5° piano del hotel ospita la sala ristorante, con buona vista sulla città, la colazione è a buffet e volendo ci si può, appunto, abbuffare per bene, personale cordiale, non aggiungo altro. In Sala noto la presenza di un mio compagno di sventura anch’esso bendato, tutto normale da queste parti.
    Arrivo dal Doc verso le 8.30 già in ritardo a causa del fatto che il break-fast è servito solo verso le 7.45 e che ho perso altri 5 minuti sbagliando l’ultimo tratto di strada (errore banale la strada è facile e fuori sul palazzo c’è pure un insegna bella grossa con il nome del Dottore).
    Fortunanatemente il secondo giorno va tutto molto meglio grazie al vix che inalo subito prima di ogni sessione dell’intervento, Tugba è sempre con noi in camera operatoria per ogni evenienza. Ogni tanto per quanto il clima è rilassato e confortevole ci si scorda di dove si è e si parla, ci si muove un po’ troppo liberamente è il doc è costretto a richiamarci all’ordine. Effettivamente ho guardato l’orologio è iniziando alle 8.30 circa abbiamo finito verso le 18.00 contando solo 2 brevi pause e quelle per il pranzo, il tutto per sole 1200 uf!!!
    Quindi è Inutile che vi dica che il dottore lavora meticolasamente, perchè lavora più che meticolasamente!
    Nella notte dormo bene nel letto, senza particolari dolori, ma al mattino mi accorgo di un vistoso gonfiore sulla fronte, accumulo di anestetico, che potrei aver anche io stesso stuzzicato toccandomi incautamente.

    3° giorno: come il secondo, ma molto meglio arrivo stavolta un po’ prima, non avendo più sbagliato strada, e grazie all’esperienza accumulata riesco a stare fermo e collaborativo per la maggiorparte del tempo, il doc appare soddisfatto, ora anche lui sembra meno teso forse temeva che con me fosse un caso disperato, va detto che durante la notte mi era gonfiato notevolemente la fronte con il deposito dell’anestetico, cmq a parte ciò non ho avuto altri disturbi se non nella zona donor che bruciva un pochino. Chiudiamo cmq sempre con la solita calma e professionalità verso le 18, con il contattore a 3408 uf.

    4° giorno (domenica mattina): alle ore 9.00 torno in clinica per togliere il bendaggio, Il Doc è lì ad aspettarmi, gli faccio i miei migliori ringraziamenti e per compensare il mio pessimo inglese cerco di recuperare con complimenti audaci. Un ultima cosa apprendo prima di andarmene che effettivamente i miei capelli sono “very thick” che insieme alla presenza di molte doppie, triple e multiple rendono la situazione generale della mia alopecia meno drammatica, almeno un po’ di fortuna dopo tanta sfortuna insomma. Il doc mi aveva già fornito il giorno prima, quando c’era l’interpetre, il foglio delle prescrizioni da seguire per le prossime settimane e le medicine necessarie e mi dice di non preoccupparmi troppo per il gonfiore sulla fronte, basta che lo massaggi con una cremina e dovrebbe attenuarsi passando sugli occhi e così ci salutiamo calorosamente. Ora mi aspetta forse la parte più difficile e pericolosa di tutte, il viaggio di ritorno...
    lascio con un po’ di rammarico il nostro DOC, che mi è parsa una persona tanto a modo, così lontana dagli standard italiani e Ankara che per quanto poco ho potuto notare sembra una capitale europea, molto di quanto può sembrarlo Roma...

    Il Viaggio di ritorno
    Cmq alle 11.30 puntuale vengo prelevato dall’autista del doc e portato nel bel aeroporto di Ankara Esenbonga tutto ok fino ad Instabul. Anzì mentre aspetto il mio volo interno mi si avvicina un signore Turco sui 60; scherzando per via del mio gonfiore sulla fronte gli dico, in inglese, qualcosa come: “no, no non sono un Klingon, caro lei” lui invece sembrava essere interessato, anzi ammirato dal lavoro che ho sulla testa. Mi raccontò che si era sottoposto ad uno stesso intervento in passato, ma ad Instabul, con scarsi risultati e affermava di essere stato truffato. Io ovviamente gli ho fatto presente che mi ritenevo soddisfatto del mio e che a farlo era stato il Dott. Kaan Pekiner, lì ad Ankara. il mio terrore era piuttosto di non riuscire a portarlo integro in Italia.
    L’aeroporto di Instabul è certamente qualcosa d’immenso, affollato e ben attrezzato, ci si può perdere con estrema facilità, ma seguendo le indicazioni però è abbastanza facile raggiungere almeno il terminal dei voli internazionali, ma lì per me sono iniziati i guai con tratti tragicomici di fantozziana memoria. Infatti, i gate delle partenze internazionali sono al piano superiore e non sapendolo giracchio un po’ a vuoto, nel frattempo mi imbatto, casualmente in due italiani a cui gentilmente chiedo se sanno dove sono i gate per i voli in uscita. Questi sembrano, dapprima, prestarmi attenzione, ma nel frattempo arriva un terzo connazionale e senza dire nulla se ne vanno via insieme, chiusa parentesi.
    Ad ogni modo chiedendo al personale dell’areoporto riesco a capire che devo passare al piano di sopra e facendo la fila per la dogana vado a leggere il nominativo del mio biglietto e salta fuori che è a nome di un altro italiano, faccio presente la cosa all’addetta alla dogana che mi indirizza al bancone Turkish, dove mi danno un nuovo biglietto con il nominativo corretto. Da qui è una corsa per giungere al mio gate che è ancora molto lontano gli effetti delle anestesie cominciano a farsi sentire. Arrivo al gate appena in tempo per imbarcarmi proprio come all’inizio del mio viaggio. Sulla navetta per l’aereo scorgo altri reduci di guerre tricologiche di ritorno dalle rispettive trincee i nostri sguardi si incrociano gelidamente di sfuggita... viaggiano in comitiva scelta più che saggia così possono controllarsi a vicenda, perchè come sto per scrivere qui viene il peggio, infatti salito sull’aereo cerco di entrare per ultimo evitando resse ma mentre sono sul corridoio e cammino verso il mio posto vedo dei passeggeri che, avendo sbagliato di posto, mi vengono incontro, faccio per scostarmi per farli passare lontano dalla mia testa e zac! Do una bella botta dietro non in una zona ricevente nel vertex sinistro (la zona d’impatto sembra essere stata identificata da un particolare rossore, sic!), incidente causato dalla mia imperizia di cui mi assumo tutte la responsabilità. Per fortuna non ci sono stati ulteriori incidenti, se non che il viaggio non è stato di certo di giovamento per i miei poveri trapiantati.
    Arrivato a casa, la domenica notte del 15 Aprile scorso, dopo un lungo viaggio in treno inizio a scrivere questo esteso report (mentre la borsa d’anestetico mi gonfia gli occhi) e penso che da qui non mi muoverò più per i prossimi 10 giorni. Continuo a dormire seduto la notte, per ora non sento dolore, solo un po’ di formicolio qua e là. Ringrazio ancora il Doc e il suo staff, per l’eccellentissimo lavoro svolto e perchè applica dei prezzi più che onesti e spero di essere all’altezza del compito affidatomi ossia di salvaguardare i benefici ottenuti con l’operazione.

    Edited by HOPE! - 17/4/2018, 20:34
     
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    Good job.

    I do not understand the motorized punch.

    With manual is super clean.

    The healing will be better.

    Extraction and implantation well.
     
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    Sono curioso di vedere il tuo risultato.
    La tua fortuna e´che hai il vertex abbastanza chiuso, quindi ottenendo una buona copertura davanti dovresti ottenere un buon risultato.

    Fammi sapere quando perdi le crosticine e come procedono le fasi post intervento, per avere un confronto con il mio intervento. Sono al 17 giorno.
     
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    Si, il doc non prescrive olio alla vitamina E, probabilmente vuole che le croste si stacchino naturalmente senza forzature.
     
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  9. HOPE!
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    Salve a tutti,
    sono molto contento di essere qui tra voi, per fortuna, perchè non sono un gran esperto di questioni tricologiche.

    Effettivamente il vertex abbastanza chiuso mi ha salvato, se lo avessi operato con il colpetto che ho dato sull'aereo a quest'ora stavo fresco.

    Oggi comincio a lavare con l'acqua tiepida.
     
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    Chiedo a first: non sono un po' poche 3400 grafts per una calvizie così estesa? In ogni caso lavoro pulito, verrà benissimo!
     
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  11. HOPE!
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    CITAZIONE (Rayden2156 @ 18/4/2018, 13:38) 
    Chiedo a first: non sono un po' poche 3400 grafts per una calvizie così estesa? In ogni caso lavoro pulito, verrà benissimo!

    In effetti non sono molte, ma occorre valutare diversi fattori, il fatto che ho voluto tenermi le mani libere per il futuro nel caso volessi abbassare hair-line, anche se preferisco tenere la fronte alta, inoltre è possibile che ci sia ancora qualcosa da recuperare sul crown e cmq c'è sempre l'incognita finasteride che non ho mai preso per periodi prolungati l'ultima volta è finita con dei sides pesantissimi, vabbe ma avevo anche esagerato.

    Cmq sia, siamo riusciti a chiudere tutto il mid scalp molto bene, vedo o almeno mi sembra di vedere un ottima densità, fortunatamente ho i capelli abbastanza spessi. La barba non l'abbiamo nemmeno toccata, ho un po' paura dei segni che potrebbero rimanere. Mi ritengo soddisfatto per ora se tutto andrà come previsto.
     
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    Il posizionamento mi pare ottimo, l'attaccatura conservativa secondo me è consona per la tua età, dopo 8 mesi volendo puoi chiudere anche il crown e la parte più interna.
     
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    CITAZIONE (Rayden2156 @ 18/4/2018, 13:38) 
    Chiedo a first: non sono un po' poche 3400 grafts per una calvizie così estesa? In ogni caso lavoro pulito, verrà benissimo!

    In parte ha già risposto Hope, comunque sì, questo caso, se si voleva coprire totalmente l'area calva, era da circa 5500/6000 grafts.
    Quindi sempre due interventi.
    Il numero di graft per questa prima sessione è stato concordato con il paziente seguendo questo ragionamento: attaccatura conservativa, buona densità, attesa per vedere quali possano essere i risultati della cura con finasteride sul crown. Se la situazione rimanesse stabile, serviranno all'incirca altre 3000 grafts per finire il mid e chiudere il crown. Però non c'è certezza che Hope continui la cura nel tempo, quindi alla fine si è deciso per un intervento conservativo, lasciando nel contempo "spazio" sul crown per l'eventuale recupero dei miniaturizzati con finasteride. Così come una buona/ottima riserva in donor (barba compresa) nel caso in cui Hope decida di abbandonare finasteride una volta per tutte.
     
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  14. HOPE!
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    La certezza che continuerò le cure c'è, ma non che non ci siano contracolpi da sovradosaggio di fina, avrei dovuto aspettare un anno almeno di cure testando a fondo anche il Proscar, però non mi andava di aspettare ancora, quindi ho optato per una soluzione sperimentale.

    Speriamo solo che non mi ci vogliano altri 2000-2500 uf per chiudere tutto, dovrei toccare la barba.
     
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