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Ciao,
a breve invio le foto per la pubblicazione: devo recuperare quelle del pre che non mi sono scattato in autonomia e quindi le ha solo la clinica.
Ho 38 anni, mi sono operato il 10 marzo, zona vertex e frontale.
In passato tra il 2010 e il 2015 ho seguito le cure di Gigli, con Propecia + Minoxidil lozione+Progesterone lozione.
La mia esperienza col team Masullo è positiva anche se c'è qualche aspetto che mi sento di commentare.
Ho avuto un primo incontro nello studio di Napoli, con la consulente. Questo avveniva in ottobre 2022. Mi ha illustrato tutto, date tutte le spiegazioni, disegnato col pennarello in testa le linee che avrebbero seguito. Le ha anche fotografate. Mi sono riservato di pensarci e poi ho chiesto un secondo incontro. Mi aspettavo di trovare il dottore ma c'era di nuovo la consulente che, alla mia richiesta di vedere il dottore, l'ha chiamato e mi ha osservato un po' in testa.
Ho chiesto di fissare l'intervento da marzo in poi, perché a febbraio avrei dovuto laurearmi.
È successo poi che non sono riuscito a chiudere in tempo e la laurea è slittata ad aprile. Così a un mese dall'intervento ho chiesto se si potesse posticipare (conscio delle difficoltà, ho chiesto per tentare), in quanto:
1) non volevo presentarmi alla seduta coi segni dell'intervento. Non mi importava di farmi vedere al lavoro, per strada ecc. anzi ho sempre detto tranquillamente a chiunque incontravo che mi ero operato. Anche perché quando ti rasi i capelli la gente che non ti ha mai visto così ha il brutto vizio di volerti toccare in testa e quindi avvisavo perché non volevo che qualcuno non sapendo mi toccasse la zona operata (come stava facendo un mio amico appena mi ha visto). Però per la laurea anche se non era la prima volta che mi laureavo volevo stare "in ordine".
2) mi avevano piazzato una trasferta di lavoro (sarei stato 3 notti e 4 giorni via) con partenza 3 giorni dopo l'intervento. Quindi avrei subito dovuto partire con gli shampoo da solo (inizialmente avevamo programmato un paio di incontri in clinica, successivi alle medicazioni)
La consulente ha iniziato a dirmi prima che creavo un danno, poi che poteva vedere se riusciva a cambiare data con qualcuno che però avrei rischiato di perdere l'acconto e dover pagare da capo (mi sembra una dichiarazione un po' forzata), insomma ha presentato una serie di ostacoli. Io comprendo, le faccio solo presente le mie perplessità riguardo i punti 1) e 2).
Lei mi risponde:
1) a 40 giorni dall'intervento non si sarebbe visto niente: io al centro ho i miei capelli naturali che avrebbero coperto e comunque non ci sarebbe stato nessun rossore dopo 1 mese. FALSO. Alla seduta di laurea ero in shock loss e con rossore su zona frontale. Chiaro che nessuno ha la palla di vetro per predire il futuro, però...
2) Dopo aver tolto le medicazioni il giorno dopo io avrei potuto fare tutto da solo. VERO.
Così facciamo l'intervento a marzo come concordato. Mi rasano, poi arriva il dottore che mi guarda e fa "Allora? Come vogliamo farli?".
E io resto perplesso: non andrebbe studiato prima, il caso? Che ne è delle foto che mi ha fatto la consulente?
Il dottore mi traccia le linee, poi mi accomodo in sala.
Complessivamente, da che ho fatto ingresso nella clinica alle 7:30 ne sono uscito alle 19:30. Ovviamente ci sono state delle pause, l'intervento si è svolto in tre fasi:
1- prelievo
2- preparazione sedi innesti
3- innesti
Solo la fase 2 è eseguita dal dottore. Il resto operano in autonomia le componenti dello staff. Devo dire sono bravissime, mettono a proprio agio. Dolore mai sentito, giusto fastidio alla prima puntura di anestetico. Più che altro il fastidio dover stare sul lettino a lungo, quello col passare del tempo diventa pesante.
La mattina dopo ho tolto la medicazione e fatto shampoo.
Alla sera mi sono cominciato a gonfiare causa tutti i liquidi che mi hanno iniettato. L'avevo messo in conto. Il gonfiore è diventato notevole verso domenica sera, avevo un occhio semichiuso. Lunedì mattina mi hanno indicato un blando antiinfiammatorio. Da martedì già era sparito quasi del tutto.
Cosa è andato così così
Che cos'è successo quando sono stato in trasferta (da lunedì sera, 3 giorni dopo l'intervento): in clinica mi avevano dato una soluzione spray per tenere pulita l'area di innesto. Già dal quarto giorno dopo l'intervento la zona frontale si è iniziata a screpolare tanto e velocemente (seguirà foto). Mando allora la foto via whatsapp alla consulente, che mi dice che devo spruzzare di più. Scrivo anche, sempre via whatsapp, al numero della clinica dove mi sono operato (Salerno), mostrando la foto. La segretaria mi dice anche lei di dover spruzzare di più. Io eseguo, anche se la cute tira tantissimo e prude.
Tornato dalla trasferta, Masullo appena mi vede (siamo a una settimana dall'intervento) si scurisce in volto: dice "Si è seccato troppo. Ma cos'ha fatto?" e io gli dico che ho spruzzato praticamente fino alla sera prima e lui mi chiede perché ho fatto una roba simile, non dovevo, chi me l'ha detto. Io gli faccio vedere il Whatsapp e lui si incavola con lo staff e con la segretaria in quanto:
- la lozione che mi avevano dato, a base salina, era sostitutiva di quella che danno di solito (credo all'acido ialuronico)
- hanno scoperto immediatamente che seccava troppo la cute e andava buttata, ma nessuno me l'ha comunicato
Il dottore allora si scusa, io gli chiedo se c'è qualche danno e lui, laconico, mi dice "Lo vedremo col tempo. Ci consideri responsabili di qualsiasi cosa". Io resto basito. Poi mi manda da una dottoressa che mi doveva fare lo shampoo, dice che il dottore è troppo catastrofico. Fatto lo shampoo cadono tutte le croste, mi spiega che, una volta pulita e priva delle croste che tirano, la pelle si ridistende. A gli impianti non succede nulla, sono ormai in sede, quindi è tutto a posto. Quel che è accaduto è semplicemente che si è accelerata la formazione e caduta delle croste (in genere mi dicono ci vogliono 15 giorni).
POSITIVO
Dopo aver passato una fase di loss, in cui praticamente a 2 mesi quasi dall'intervento sembravo addirittura peggiorato rispetto alla situazione di partenza, a 3 mesi invece noto già dei cambiamenti importanti.
Il dottore mi ha visto pochi giorni fa ha detto che il merito non è tutto dell'intervento ma anche della terapia.
Attualmente sto seguendo infatti questa prescrizione:
- bioscalin 1cpr al giorno + restax 1+1 al giorno (terapia iniziata già 1 mese prima dell'intervento) per 6 mesi
- carefinast 1 cpr la sera a giorni alterni per 6 mesi
- rogaine foam al mattino per 6 mesi
- caretopic alla sera 4 spruzzate per 3 mesi + alla visita di controllo l'altro giorno aggiunti altri 3 mesi
PERPLESSO
Su un aspetto resto perplesso e cioè quello riguardo il PRP che vogliono convincermi a fare.
C'è da dire appena finito l'intervento me ne hanno fatto uno (compreso nel pacchetto dell'intervento).
Quando mi sono fatto vedere ad aprile (1 mese dall'intervento) il dottore non mi ha detto nulla riguardo a un PRP al successivo incontro. Mi ha detto soltanto "Ci vediamo a controllo tra un mese". Vado dalla segretaria per fissare l'appuntamento, lei scrive, accanto alla data del calendario (inizio maggio): Controllo + PRP. Io le dico che il dottore ha parlato di controllo e basta, lei aggiunge allora tra parentesi (da valutare).
Mi presento a maggio alla visita e mi dicono di accomodarmi per il PRP. Io rifiuto di sottopormici, dico che non era stato concordato e, dato che è anche un trattamento a pagamento, il paziente andrebbe avvisato prima.
Qualche giorno fa sono stato al consueto incontro mensile e il dottore mi faceva un discorso del tipo "Eh però lei ha fatto un intervento tanto lungo andato tutto bene è un peccato perdersi per poco...noi facciamo un PRP leggero...ci pensi su...perché poi è un peccato..."
Allora, sinceramente, io non voglio sostituirmi al medico, ma non sono convinto della bontà di un PRP né voglio sentirmi "spinto" a fare un trattamento di cui non sono convinto.
Il mio giudizio complessivo su
- intervento in sé
- riuscita dell'intervento (anche se 3 mesi sono ancora pochi)
è più che positivo.
Su alcune modalità gestionali invece c'è qualcosa forse da rivedere.
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