Dubbio trico

Dubbio inchiostro trico

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    Ciao,
    Sono attratto dal fare la tricopigmentazione ma ho un dubbio legato alla salute.
    Se i puntini vengono assortiti dall'organismo non posso fare male alla salute?
    Dove finiscono e cosa succede?
    Cosa bisogna guardare in base all'inchiostro che viene usato?
    Voi siete sicuri che non ci siano controindicazioni in tal senso?
    Grazie
     
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    Stefano Rogora il nostro esperto di tricopigmentazione ti potrà dare tutte le risposte del caso
     
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    Ciao Francy78,

    ho chiesto proprio a Milena Lardì per avere una risposta il più completa possibile.

    Tutti i pigmenti da micropigmentazione ed in particolare quelli di tricopigmentazione subiscono dei processi di sintetizzazione in laboratorio che prevedono dei passaggi di sicurezza a tutela della salute umana.

    Risulta lecito che il cliente finale possa richiedere la scheda di sicurezza del pigmento per essere certi che i pigmenti utilizzati siano testati.

    Alla domanda sul cosa succeda in fase di riassorbimento cercherò d'essere molto semplice:

    I pigmenti sono chimicamente delle sospensioni, ovvero formati da una parte liquida (acqua denaturata, hamemelis ecc..) e una polverosa (i colori).

    Durante la lavorazione, le polveri vengono micronizzate (rese molto piccole) e grazie a questo possono essere facogitate (mangiate) dal sistema immunitario che attraverso le vie linfatiche le espelle progressivamente tramite le urine.


    Tieni presente che anche i pigmenti da tatuaggio vengono parzialmente riassorbiti, puoi constatarlo dato che nel tempo schiariscono leggermente.
    La quantità di pigmento utilizzato nella tricopigmentazione è infinitesima rispetto a quello utilizzato nel tatuaggio.

    Se è vero che i tatuaggi parzialmente si riassorbono e non ci sono evidenti problematiche per la salute, allora è importante evidenziare la completa sicurezza dei pigmenti da tricopigmentazione anche in virtù del fatto che richiedono maggiori test prima della commercializzazione.


    Milena ha lavorato all'ospedale San Raffaele nel reparto di dermocosmetologia presieduto dal Prof. Santo Raffaele Mercuri e all'oncologico di Cremona su patologie più o meno gravi e le strutture ospedaliere hanno voluto controllare a fondo tutto il materiale (soprattutto relativamente al pigmento) dato che venivano utilizzati per trattare pazienti con deficit a livello del sistema immunitario. Questo a maggiore garanzia dato che con un pigmento certificato non ci sono assolutamente conseguenze per la salute.
     
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    Risposta chiara ed esaustiva, grazie a Milena per la spiegazione!
     
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    Grazie mille per la risposta veramente chiara ed esaustiva.
    Per capire se i pigmenti utilizzati sono certificati e di qualità cosa devo verificare?
     
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    Mi inserisco perché avevo scritto qualche giorno fa ma la discussione, che riguardava la persistenza della trico dopo 6 anni, è stata inspiegabilmente cancellata. Io come un altro utente, che aveva riportato la propria esperienza, ho fatto qualche anno fa una trico effetto rasato, con alcune sedute dì mantenimento, di cui però rimangono le tracce come aloni nelle zone dove era stata eseguita.
    Qualcuno ci sa spiegare il perché? E soprattutto sono macchie che prima o poi andranno via o siccome sono penetrate nel derma più profondo rimarranno per sempre? E ci sono studi sulla nocività della persistenza di questo materiale nella cute?
    Non so con chi dovrei lamentarmi, ma cancellare una discussione con testimonianze reali non è molto corretto. Riposto qui la risposta privata che mi ha mandato l’utente che aveva iniziato il discorso:
    Ciao. No sinceramente ancora non è andata via, anche facendo scrub usando dermaroller, non metto protezione sotto il sole, ma la trico resta, non so più cosa pensare...
    Qualcuno ci sa dare risposte?
     
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    Ciao Mauri,

    tieni presente che ogni protocollo è a se stante.
    Il tempo di riassorbimento della tricopigmentazione eseguita con il protocollo Beauty Medical è di circa 3-5 anni.
    In alcuni casi il pigmento svanisce nel giro di 2 anni, in altri ci vuole più del dichiarato.
    Le variabili in gioco sono innumerevoli.

    Io, ad esempio, ho fatto una tricopigmentazione e nel giro di qualche anno è andata via:



    Altri protocolli dichiarano tempi di riassorbimento diversi.

    Il pigmento non è nocivo, altrimenti lo sarebbe anche quello da tatuaggio.
    Contatta chi ti ha fatto il trattamento e chiedi di trovare una soluzione.

    Se proprio ti disturba il "ghost" puoi pensare ad una seduta di pico laser che rimuova tutto, parla con il professionista che ti ha seguito, magari se ne fa carico.

    CITAZIONE (Francy78 @ 6/2/2024, 22:01) 
    Grazie mille per la risposta veramente chiara ed esaustiva.
    Per capire se i pigmenti utilizzati sono certificati e di qualità cosa devo verificare?

    Ciao Francy,

    puoi semplicemente richiedere la scheda di sicurezza dei prodotti.

    Leggi la destinazione del pigmento, se pigmento da tatuaggio oppure pigmento da permanent make up, e trovi anche tutti i testi di analisi della presenza di ammine e di metalli pesanti. Tutti i valori devono essere ben al di sotto di quelli di sicurezza.

    La presenza in minima parte (si tratta di valori infinitesimali) rispetto al limite minimo di sicurezza viene considerata trascurabile.

    Nessun pigmento può essere venduto se non certificato.
    Difficile trovare in commercio del pigmento privo di certificazioni.
     
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6 replies since 3/2/2024, 16:52   279 views
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